A Roma fino al 30 settembre 2018 è vietato distruggere i nidi di rondini, rondoni, balestrucci e topini.

Il sindaco Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza n. 91 del 21 maggio 2018 titolata  “Misure indifferibili e urgenti per la tutela della biodiversità in ambito cittadino. Attività necessarie per la difesa delle rondini (Hirundo rustica), rondoni (Apus apus), balestrucci (Delichon urbica) e topini (Riparia riparia)”, che vieta di distruggere i nidi di queste specie della famiglia degli Irundìnidi (Hirundinidae), la cui presenza nelle nostre città è sempre più minacciate e che va tutelata.  Il testo è stato redatto in collaborazione con la Lipu.

L’ordinanza prevede che i romani dovranno garantire la protezione dei nidi “anche durante l’autunno e l’inverno”, poiché molti uccelli tendono a tornare nel nido dell’anno precedente.

Tra le altre previsioni del provvedimento per la protezione di questi nidi, vi è una serie di accorgimenti tecnici, tra cui, l’uso di un “intonaco rugoso” per agevolare la costruzione dei nidi sotto i cornicioni, che dovranno essere “mantenuti con un angolo retto di 90°” per facilitare la nidificazione dei piccoli pennuti.

Le strisce di carta incollanti utilizzate da qualcuno (sigh) per catturare insetti dovranno essere circondate da un’apposita rete metallica per evitare che le rondini, che d’insetti si nutrono, vi restino incollate. Oggetti come scale e armadietti dovranno essere posizionati ad almeno due metri di distanza dai nidi delle rondini per evitarne l’accesso di predatori

In caso di violazione dell’ordinanza “il responsabile dovrà provvedere a ripristinare lo stato dei luoghi, con la realizzazione di nidi artificiali”.

E’ possibile derogare al divieto solo dopo aver ottenuto un’apposita autorizzazione dal Dipartimento Tutela Ambientale del Campidoglio.

Occhio dunque alle violazioni. Se ne vedete, chiamate i vigili urbani e citate questa ordinanza. 

→ Scarica l’ordinanza a difesa dei nidi degli Irundinidi