Dopo aver detto no alle pellicce, Versace annuncia che non utilizzerà più la pelle di canguro per le proprie collezioni. La decisione della maison di alta moda fa seguito alla denuncia contenuta in un dossier che ha svelato la strage di canguri in Australia, oltre 2,3 milioni di individui cacciati ogni anno, e avviato una campagna con cui chiede alle aziende italiane che alimentano l’import di prodotti ottenuti dall’uccisione dei canguri, di rinunciarvi pubblicamente.
Attualmente anche le aziende Diadora (abbigliamento sportivo) e Pro-life (pet food) hanno accolto l’appello degli animalisti a dire basta all’utilizzo di derivati di canguro (rispettivamente, pellami e carni).
Versace, dopo lo storico addio alle pellicce, conferma che non utilizzerà più pelle di canguro. Si tratta di un atto di responsabilità e di civiltà, in linea con la crescente sensibilità dei cittadini di tutto il mondo per temi come il rispetto degli animali e la sostenibilità ambientale. Un gesto importante: gli incendi che hanno devastato l’Australia si sommano alle stragi della caccia, con conseguenze drammatiche la popolazione dei canguri.
LEGGI ANCHE Canguri, la strage per le pelli. L’Italia 1° importatore nell’Ue