Lo chiamano harvest, prelievo, e lo propongono come “sostenibile”, ma si tratta di un vero e proprio massacro che interessa più di 44 milioni di canguri, uccisi dal 2000 al 2018.

E’ il più brutale abbattimento di animali selvatici al mondo che vede l’Italia primo Paese importatore di pelli di canguro in Europa. Si tratta di stragi lente e dolorose, con un numero impressionante di vittime “collaterali”, cuccioli dipendenti dalle madri, deambulanti o ancora nel marsupio, animali feriti, o fuggiti in preda al panico, tutti condannati a lenta agonia.

E’ la Lav a denunciare questo orrore, con un dossier inedito (v. sotto).

La stessa associazione ha presentato in Italia il documentario Kangaroo, A Love-Hate Story (guarda il trailer). In questi giorni in cui incendi estesi ed incessanti stanno devastando l’Australia, i protagonisti del film-denuncia hanno diffuso un video appello rivolto anche alle aziende italiane: “L’impatto degli incendi sulla popolazione di canguro è disastroso, eppure continuano a sparare e a uccidere i canguri per la loro pelle. Chiediamo ad aziende come Lotto e Dainese di non usare più pelle di canguro. Dobbiamo fermare l’uso di pelle di canguro prima che sia troppo tardi. E abbiamo bisogno del vostro aiuto”. L’Italia, infatti, è il primo paese in Europa a importare pelli di canguro, prevalentemente utilizzate per la produzione di scarpe da calcio e tute motociclistiche da parte di note aziende italiane, ma in parte usate anche in fascia alta del mercato per scarpe e accessori di lusso.

La Lav fa appello alle aziende italiane coinvolte nell’import della pelle di canguro – soprattutto nel settore della moda e dell’abbigliamento sportivo, molte pelli sono usate nel calcio e nel motociclismo – affinché ne abbandonino l’uso, come già hanno fatto altre imprese e altri Stati.

“Proprio per la portata globale di questa strage, stiamo inoltre collaborando in un team internazionale per sviluppare azioni che nei prossimi mesi la vedranno impegnata anche sul piano istituzionale, al fine di vietare l’import, in Italia e in Europa, dei prodotti ricavati da questi animali”, spiega l’associazione.

PRIMA VITTORIA PER I CANGURI

Diadora, azienda leader d’abbigliamento sportivo, ha annunciato che non userà più pelle di canguro nei suoi prodotti. L’impegno della Lav e di altre Ong internazionali per documentare la crudeltà della strage di canguri ha contribuito in pochi mesi a questo grande risultato. Un primo grande passo per abbattere il primato dell’Italia, principale Paese europeo importatore di pelli di canguro.

Il comunicato stampa integrale

Il Rapporto integrale Lav

Il video-appello all’Italia dei protagonisti del film-denuncia Kangaroo, A Love-Hate Story