Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ribadisce al Meeting di Comunione e Liberazione che Daniza va catturata e trasferita in un centro faunistico vicino Trento.

“Non sto ne con l’orsa né con quelli che la vogliono abbattere”, ha spiegato Galletti al suo arrivo al Meeting di Rimini. “Ho già detto che non mi faccio prendere, quando approccio i temi che riguardano l’ambiente, dall’emotività, ma mi faccio invece prendere dai dati scientifici. La Regione Trentino ha fatto un’ordinanza per l’incolumità pubblica e aveva il diritto dovere di farlo. Il mio Ministero non ha fatto nulla. Ho chiesto solo una relazione all’Ispra dalla quale è emerso che la cattura rientra tra il protocollo d’intesa stipulato tra il mio ministero e il Trentino”.

Il parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale bolla il comportamento dell’orsa Daniza come “problematico” e condanna Daniza alla cattività lontana dai suoi cuccioli che, restando soli, potrebbero non riuscire a sopravvivere (→ leggi il documento).

“Accade a Trento, ma succede in ogni provincia del nostro Paese che le decisioni sugli interventi gestionali degli animali selvatici, vengano assunte dagli assessori alla caccia, persone abituate a confrontarsi con i cacciatori, solitamente il loro bacino elettorale, persone che con gli animali si rapportano usualmente in termini di abbattimenti, carnieri, piani di controllo, deroghe, caccia di selezione ed altre amenità che, in ultima analisi, comportano il massacro indiscriminato di milioni di animali ogni anno”, commenta afferma Massimo Vitturi, responsabile caccia e fauna selvatica della Lav. “Quale differente approccio ci si poteva aspettare dall’assessore alla caccia Michele Dallapiccola sulla questione di Daniza, se non un primo verdetto di abbattimento trasformato poi in cattura a seguito dell’intervento del Ministero?”.

(LD)

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