Nota stampa Provincia autonoma di Trento del 6 ottobre sull’attività monitorata dei due cuccioli dell’orsa Daniza, morta nel corso della cattura disposta da un’ordinanza della Provincia di Trento stessa. I cuccioli si sono separati, seppur muovendosi nella stessa zona. Il monitoraggio è reso possibile grazie a una ‘marca auricolare’ applicata ad uno dei due e da rilevatori fotografici. La Provincia informa che “è stato messo a disposizione degli orsetti un supporto alimentare solo nelle primissime fasi successive alla perdita della madre (4-5 giorni), nelle vicinanze del sito di cattura di Daniza. Da quando hanno cominciato a spostarsi non è stato più necessario, né opportuno, fornire loro altro cibo”.

Ma, ci chiediamo, chi stabilisce cosa sia necessario e chi opportuno? Forse gli stessi che hanno deciso e sostenuto la scelta della cattura della mamma, rendendoli orfani?

“Gli orsetti”, prosegue la nota, ” si muovono in modo indipendente ed emergono allo stato attuale comportamenti confortanti: gli  animali hanno dimostrato elusività nei confronti dell’uomo e delle sue attività, buona capacità di recuperare alimenti dall’ambiente naturale”. 

La Provincia di Trento ha diffuso, insieme al comunicato, questo depliant  informativo Cuccioli di orso come aiutarli a vivere liberi.

(LD)
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COMUNICATO nr. 2478 del 06/10/14 12.50

Monitoraggio continuo degli animali e campagne informative rivolte a residenti e turisti

CUCCIOLI DI DANIZA: TUTTO QUELLO CHE SI STA GIA’ FACENDO

Monitoraggio continuo sul campo, confronto con i massimi esperti del settore, realizzazione di linee guida e di un depliant informativo, installazione di segnaletica: sono queste alcune delle principali azioni messe in campo dalla Provincia automa di Trento in favore dei cuccioli di Daniza. L’occasione per fare il punto della situazione oggi nella conferenza stampa di Giunta, nel corso della quale è stato illustrato  il pieghevole che sarà distribuito nel territorio del Parco Adamello Brenta e presso le Apt di zona per ricordare a turisti e residenti, riprendendo la campagna di comunicazione “Conosci l’Orso bruno”, quali comportamenti è bene adottare e cosa assolutamente non fare qualora si incontrassero in particolare cuccioli di orso. Nel frattempo, dal monitoraggio dei cuccioli, che come noto si muovono in modo indipendente, emergono allo stato attuale comportamenti confortanti: gli animali hanno dimostrato elusività nei confronti dell’uomo e delle sue attività, buona capacità di recuperare alimenti dall’ambiente naturale e utilizzano in modo completo l’areale a loro noto frequentando entrambi i versanti della Val Rendena.

Tutte le azioni di seguito elencate sono state intraprese in conformità alle Linee guida per la gestione dei cuccioli, che il Servizio Foreste e Fauna ha elaborato nell’ambito di un confronto tecnico con il Corpo Forestale dello Stato, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale-Ispra e i massimi esperti europei nella gestione dell’orso. Il documento è stato inviato il 26 settembre al Ministero dell’Ambiente per una validazione ufficiale e per un’azione di coordinamento generale.

Vediamole in sintesi:

Monitoraggio continuativo dei due cuccioli. Uno dei due cuccioli è monitorato attraverso la marcatura con trasmittenti auricolari VHF, che ne consente la localizzazione con buona precisione. Il secondo cucciolo è monitorato, invece, in base alle segnalazioni di avvistamento. A questo proposito si rinnova l’appello alla popolazione in generale e alla componente venatoria in particolare a comunicare al personale del Servizio Foreste e Fauna eventuali avvistamenti.
Il monitoraggio è stato condotto nelle prime fasi in modo continuativo (24 ore); a regime viene condotto in maniera comunque intensiva, (alcune ore al mattino ed alcune ore la sera) avvalendosi del personale più esperto. Tutte le localizzazioni vengono trasferite in mappa per garantire un quadro completo ed aggiornato sugli spostamenti dei cuccioli. E’ stato messo a disposizione degli orsetti un supporto alimentare solo nelle primissime fasi successive alla perdita della madre (4-5 giorni), nelle vicinanze del sito di cattura di Daniza. Da quando hanno cominciato a spostarsi non è stato più necessario, né opportuno, fornire loro altro cibo.

Segnaletica stradale luminosa. E’ stata collocata della segnaletica stradale luminosa in corrispondenza di diversi tratti stradali posti sull’asse Tione-Madonna di Campiglio, noti per i numerosi attraversamenti di Daniza negli anni scorsi, al fine di ridurre per quanto possibile il rischio di impatto con i veicoli da parte dei cuccioli.

Linee Guida, consulenze specialistiche e tavolo tecnico. Con il concorso di alcuni tra i massimi esperti europei nella gestione dell’orso (fra cui Huber D. e Swenson J.), il Servizio Foreste e Fauna ha elaborato delle apposite linee guida per la gestione dei cuccioli privi di madre, un documento di indirizzo gestionale utile anche per altri casi analoghi che dovessero presentarsi. Con Swenson, in particolare, è stato attivato un rapporto di consulenza specialistica continuativa. Il 30 ottobre 2014, è previsto a Trento un Tavolo tecnico con i maggiori esperti di orso a livello nazionale ed europeo, al fine di raccogliere ogni ulteriore autorevole contributo alla definizione delle migliori strategie, non solo per la gestione dei cuccioli ma, più in generale, delle situazioni problematiche.

Informazione e comunicazione. Molte sono le attività di comunicazione e informazione riguardanti la popolazione di orsi in Trentino. Nel caso specifico della gestione dei cuccioli di Daniza, tali attività si stanno articolando anche attraverso iniziative mirate, quali l’aggiornamento costante del sito ad essi dedicato (www.orso.provincia.tn.it), la diffusione di comunicati, la realizzazione di conferenze stampa, nonché le corrispondenze a numerosi media. A Trento è programmata al 31 ottobre 2014 una Conferenza di informazione in Consiglio Provinciale, nell’ambito della quale verranno forniti gli ultimi aggiornamenti sulla gestione dei cuccioli e, più in generale, sul progetto orso. Nella Conferenza interverranno oltre che i tecnici dell’amministrazione provinciale anche esperti esterni, nazionali ed esteri. Iniziative localizzate nelle aree frequentate dai piccoli orsi sono la distribuzione, da parte dell’Ente Parco naturale provinciale Adamello Brenta, di depliant sui comportamenti da tenere nei confronti dei cuccioli nonché iniziative dirette a particolari categorie (cacciatori ad esempio) per un’azione di sensibilizzazione e per registrare segnalazioni di eventuali avvistamenti.

(Foto tratta dal sito Lav.it)