Scriviamo al Papa per chiedergli di mandare in soffitta l’usanza del lancio delle colombe bianche. Ieri una di loro, appena lanciata dalla finestra dello studio di Francesco dopo l’Angelus, è stata aggredita da una cornacchia grigia e da un gabbiano reale. Quest’ultimo è riuscito a predarla e ad ucciderla.

Messaggio tipo da mandare via Twitter a @Pontifex_it e all’email <info@news.va>:

SS, ecco cos’è successo ad una colomba che ha fatto lanciare ► http://www.facebook.com/photo.php?fbid=549398341822896. Per favore, basta con quest’usanza.

(All’email aggiungere nome, cognome e città)

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E’ appena il caso di ricordare che queste colombe,  che nella loro vita hanno conosciuto soltanto la gabbia, non hanno alcuna esperienza del mondo esterno e, se anche fossero così fortunate da sfuggire ai predatori, avrebbero di certo grosse difficoltà nel riconoscere tutti i pericoli della città, come ad esempio le automobili. Questi esemplari non possono neanche utilizzare il mimetismo: il loro colore bianco, molto vistoso in natura, è proprio dovuto al fatto che non si tratta di animali selvatici ma provengono dalla cattività.

La sequenza dell'aggressione

La sequenza dell’aggressione