L’ottava edizione del VEGANch’io (www.veganchio.org) si terrà, come negli ultimi anni, all’area feste di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, a pochi metri dall’uscita Vimercate Sud della tangenziale EST di Milano, il 30, 31 agosto e il 1° settembre.

VEGANch’io è una festa organizzata dall’associazione “Oltre la specie” in cui le associazioni e i gruppi che lavorano per la liberazione animale possono partecipare con i loro stand e il loro materiale informativo e illustrare le loro attività e campagne. E’ una tre-giorni in cui si affrontano e si discutono (con conferenze e workshop) i temi vitali per la crescita e lo sviluppo del movimento animalista e si cerca di instaurare un contatto con altre realtà sociali e singoli cittadini potenzialmente interessati alla difesa degli interessi dei più deboli.

«Anche quest’anno il trait d’union che lega molti degli interventi sarà il filo rossosangue che unisce le varie lotte di liberazione intra e inter specifiche. Se una volta era detta “classe operaia” quella che sembrava da sola pagare il prezzo più alto imposto dal capitalismo, ora si sa che altri soggetti si sono aggiunti a quelli “classici”: ne fanno le spese un variegato arcipelago di gruppi umani svantaggiati e l’immenso, indicibilmente immenso, numero di animali non umani (i più ignorati e vilipesi tra i deboli). Cercare di unire le lotte perché non si innalzi un muro insormontabile (spesso di vera e propria incomunicabilità) tra le lotte per la liberazione umana e le lotte per la liberazione animale è uno degli scopi dell’antispecismo contemporaneo. Il problema della calpestata dignità degli animali è legato a doppio filo con quello della dignità dell’umano e cercare di avvicinare alla causa antispecista sia i generici amanti degli animali e le associazioni per la protezione animale che gli attivisti per i diritti umani è il tentativo a cui vorrebbe dare il proprio contributo questa festa», dichiarano gli organizzatori.

Venerdì sera Roberto Marchesini e Davide Majocchi tracceranno la storia dell’antica alleanza tra uomo e cane e come, nel bene e nel male questo rapporto potrebbe indicare la via verso un nuovo modo di concepire l’animalità. Sabato pomeriggio Yves Bonnardel (con traduzione simultanea dal francese) punterà l’attenzione sul rapporto per nulla scontato, tra concetto di Natura e l’attivismo antispecista. Domenica pomeriggio Massimo Filippi e Filippo Trasatti, in occasione dell’uscita del libro “Crimini in tempo di pace”, tracceranno un percorso per raccontare in quali diverse modalità si può pensare all’antispeciamo.

Se gli incontri e le conferenze sono il cuore della festa, il cibo ne costituisce il corpo. Cibo superbamente cucinato dal “Vascello Vegano”, un gruppo di attivisti antispecisti romagnoli e da molti altri volontari che lavorano infaticabilmente dal mattino alla sera, biologico, ovviamente vegan, venduto a prezzi popolari (piatto unico con antipasto, primo secondo e contorno 10 euro). Ogni giorno, ogni pasto, il menù cambia e chi volesse restare tutti e tre i giorni alla festa non mangerebbe mai le stesse cose. Al bar sempre disponibili gli ormai mitici panini e da quest’anno anche crepes dolci e salate. La zona dolci, con decine di torte, budini, creme, tutte diverse, è sempre presa d’assalto.

La festa inizia il venerdì pomeriggio con un aperitivo di benvenuto e prosegue il sabato e la domenica tutto il giorno. Dalle 10 di mattina (si parte con cappuccini e torte per colazione) si svolgono ininterrottamente attività fino alla sera tardi. Yoga e letture di brani sugli animali per iniziare bene la giornata saranno seguiti da attività per bambini, da brevi presentazioni (di libri, riviste, associazioni e campagne), workshop di cucina, workshop di approfondimento, e gli interessantissimi incontri-conferenze..

Si può trovare il programma completo sul sito www.veganchio.org.