La popolazione del fratino (Charadrius alexandrinus) è diminuita del 50% in 10 anni, diventando una delle specie maggiormente minacciate di estinzione in Italia. Per il piccolo limicolo protetto dalla direttiva comunitaria “Uccelli”, che frequenta le nostre spiagge, è partita una specifica campagna di tutela della Lipu-BirdLife Italia.

Obiettivo della campagna: ottenere dai sindaci dei Comuni dove vive il fratino una serie di misure di protezione del fratino. Sei le azioni indicate dalla Lipu ai primi cittadini, prima fra tutte la rinuncia alla pulizia meccanica delle spiagge e la sua sostituzione con quella manuale.

“La pulizia meccanica della spiaggia, movimentando la sabbia, fa un doppio danno – scrive la Lipu nelle lettere inviate ai sindaci – poiché elimina i ripari utili a pulcini e adulti per difendersi dai predatori naturali e rimuove gli organismi di cui questi uccelli si nutrono, lasciandoli senza cibo. Per non parlare del pieno periodo di nidificazione, quando i mezzi meccanici colpiscono direttamente, e in modo letale, i piccoli fratini”.

Oltre alla pulizia delle spiagge, ecco le altre cinque azioni richieste dalla Lipu: asportazione solo parziale del materiale spiaggiato per lasciare riparo ai fratini dai predatori; protezione dei nidi tramite metodologie consolidate; verifica preventiva della sostenibilità di attività potenzialmente dannose per la nidificazione del fratino; divieto di introduzione di cani vaganti nella porzione di arenile dove il fratino ha nidificato negli anni passati; sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul rispetto del fratino nonché di habitat, flora e fauna.

La Lipu si è detta disponibile a collaborare con le amministrazioni, a promuovere iniziative a favore del fratino sui propri canali di comunicazione e a dare il giusto riconoscimento ai sindaci, attenti e sensibili, che vorranno sposare questa campagna per la biodiversità.

Il fratino ha un corpo raccolto e lunghe zampe esili. In Italia vive e nidifica sulle spiagge, praticamente lungo l’intero perimetro della penisola italiana, Sicilia e Sardegna. Il colore degli adulti, grigi sul dorso, rende questa specie difficile da distinguere dalla sabbia; gli esemplari più giovani sono privi di quelle macchie più scure che rendono gli adulti meglio visibili, con il risultato di confondersi ancora meglio tra le dune e la battigia.

L’alimentazione del fratino è costituita prevalentemente da insetti, che l’uccello raccoglie direttamente al suolo o scavando piccole buche sulla sabbia. Il suo nido viene di solito riempito con tre uova, covate per un mese circa. I piccoli abbandonano il nido poco dopo la nascita, seguendo i genitori per procurarsi il cibo già dopo un paio di giorni dalla schiusa e diventando facilmente attaccabili dai predatori.

La sua presenza è buon indice dello stato di salute dell’ecosistema costiero: dove c’è un nido di fratino, la spiaggia è correttamente tutelata e conservata. In Italia il numero di coppie è stimato essere pari circa a 1.370-1640 coppie nidificanti (dato del 2014), mentre in Europa, secondo le stime più recenti, la popolazione nidificante si aggira attorno alle 21.500-34.800 coppie.

LEGGI ANCHE: “Un opuscolo per conoscere e proteggere il fratino”