cormorano morto

Un cormorano vittima dello sversamento
(Foto Riccardo Di Giuseppe)

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Fiumicino, 9 nov. – Sono  centinaia gli animali vittime di un disastro ambientale che ha colpito il territorio di Fiumicino.  Tra questi, aironi, cormorani, gallinelle d’acqua, nutrie, anatre, pesci. «L’area interessata va dall’autostrada al mare», spiega il presidente della Lipu-Birdlife Italia, Fulvio Mamone Capria. «Gli animali sono morti nei canali di Maccarese e lungo il fiume Arrone a causa della fuoriuscita di cherosene dall’oleodotto. Le cause, secondo l’Eni (gestore dell’impianto, ndr), sarebbero alcuni tentativi di furto ma c’è anche chi ipotizza un collasso della struttura». L’oleodotto attraversa una vasta area, a vocazione agricola, molto preziosa dal punto di vista ambientale e della biodiversità. Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino (Pd), ha emesso ieri un’ordinanza per sospendere l’irrigazione dei campi.

Stamattina volontari di Lipu e Wwf, per soccorrere mammiferi ed uccelli acquatici impregnati d’idrocarburi, hanno battuto i tanti ettari a ridosso delle tre oasi naturalistiche di Macchiagrande, Bosco foce dell’Arrone e delle Vasche di Maccarese, zone di svernamento importanti per molti uccelli migratori.

«La preoccupazione è che sia solo l’inizio di un impatto e dissesto ancor più ampio», ha dichiarato Riccardo di Giuseppe, del Wwf. «La catena alimentare è stata intaccata a più livelli e potrebbero essere a rischio anche altri animali che popolano queste aree e le stesse oasi, come volpi, tassi, donnole e faine. Oggi la moria dei pesci è ancora più evidente».

«Chiediamo che l’Eni intervenga con misure straordinarie per limitare i già gravissimi danni alla biodiversità agro-ambientale dell’area di Maccarese interessata dallo sversamento di kerosene» afferma Fulvio Mamone Capria, che ha svolto un sopralluogo nell’area contaminata. Una situazione allarmante, forse anche sottovalutata nelle prime ore, che deve ora prevedere un intervento straordinario per un’azione di bonifica rapida ed efficace».Il presidente Lipu annuncia la presentazione di un esposto alla Procura per disastro danno ambientale. «Invitiamo la Magistratura a raccogliere dettagliatamente ogni elemento per individuare a ciascun livello le responsabilità di questo scempio, che potrebbe anche avere ricadute sulla salute dei cittadini», dichiara Mamone Capria. «Per parte nostra, siamo davvero stanchi di dover assistere alla distruzione progressiva della natura e non esiteremo a costituirci, se sarà il caso, parte civile nel procedimento penale».

Un impatto devastante quello del carburante per aerei, per l’ecosistema del territorio della Riserva del Litorale Romano, e che ha riempito, da Palidoro a Fregene, la rete interna dei canali che irrigano i campi agricoli che confluiscono nell’Arrone fino alla foce, al Villaggio dei pescatori di Fregene.

(LD)

Aggiornamenti del 12 novembre

CHEROSENE, COMMISSIONE AMBIENTE FIUMICINO: «DISASTRO CUI FARÀ FRONTE ENI» (OMNIROMA) Roma, 12 NOV – «Un disastro a cui Eni dovrà far fronte in termini di costi di bonifica, per il ripopolamento e per eventuali danni causati a colture agricole». È il commento congiunto del Presidente Massimiliano Chiodi e dei consiglieri di maggioranza Erica Antonelli e Angelo Petrillo, in un comunicato a margine della Commissione Ambiente convocata d’urgenza sullo sversamento di cherosene nel canale di Maccarese, cui hanno partecipato anche il sindaco Montino, alcuni referenti Eni, la biologa del Comune, la dottoressa Pascucci, il Comandante della Polizia Locale Giuseppe Galli e il delegato della Protezione civile Alfredo Diorio. «In un territorio come il nostro – ha aggiunto Chiodi – ad alta valenza naturalistica, paesaggistica, agricola e archeologica, è già paradossale ospitare tutta una serie di impianti insalubri e di potenziale pericolosità. Se poi tale pericolo, così come è avvenuto, si trasforma realtà allora la parola giusta da utilizzare è disastro ambientale. Vorrei anche sottolineare l’assenza dell’Arpa al tavolo della Commissione, una grave mancanza nei confronti di un territorio già vessato da ogni forma di inquinamento. L’Amministrazione – ha proseguito – farà la sua parte e ha già inviato alla Procura un report dettagliato, ma ovvio che credo sia fondamentale la presenza di Eni e il supporto dell’Arpa» «Sarà importante proseguire con i campionamenti delle acque ma anche dei terreni per capire il grado di inquinamento – ha detto la consigliera Antonelli, aggiungendo come sia »pesante l’assenza di Arpa. Come già richiesto da questa Amministrazione su questo territorio è necessario avviare subito un monitoraggio epidemiologico e ambientale: i danni subiti e i potenziali rischi degli impianti inquinanti sono sotto gli occhi di tutti. È ora che da questa tragedia tutte le istituzioni coinvolte e gli Enti competenti si attivino per garantire la sicurezza e salubrità di questo territorio con più controlli e con il monitoraggio. Siamo ancora in attesa dei fondi Iresa, intanto il nostro territorio perde i sui pezzi più pregiati«. »Si è trattato di un vero e proprio disastro ambientale – ha concluso Petrillo – e il risalto e l’attenzione da dare a questa situazione deve riguardare tutti i livelli governativi dello Stato. Deve essere fatta bonificare l’area, ma da oggi in poi devono essere chiare e certe le attività di risanamento e monitoraggio. L’incontro di oggi sottolinea la gravità del danno ma soprattutto vuole mettere in campo tutte le procedure necessarie per intervenire immediatamente e riportare quel pezzo di territorio alla normalità«

WWF, TANTO CHEROSENE ANCHE NELL’ENTROTERRA (ANSA) – FIUMICINO, 12 NOV – È l’entroterra di Maccarese, secondo i volontari Wwf, l’area in cui si dovrà ora maggiormente concentrare l’azione di bonifica dal cherosene fuoriuscito dall’oleodotto Eni e quella di soccorso alla fauna. Nelle nuove ricognizioni, il cherosene risulta ancora assai diffuso anche nella zona di via Pagliete fino a via Tre Denari, non lontano dal punto vicino l’autostrada Roma-Civitavecchia da dove si è registrata la perdita: «Abbiamo fatto dei sopralluoghi oggi – spiega Riccardo Di Giuseppe, responsabile Wwf Oasi di Macchiagrande – va tamponata ancora lì a monte la fuoriuscita di carburante, che ha intriso i terreni; altrimenti continuerà a scendere verso i canali. Questo ci fa capire quanto il lavoro di bonifica sia ancora lungo. Anche l’erba lungo gli argini dei canali è intrisa di cherosene. Quando piove, rischia di sciogliersi e di rialimentare la ricaduta di carburante in acqua. È necessaria la pulizia degli argini». Altre carcasse di animali sono state rimosse ma è stata anche salvata una testuggine. Per rispondere ai cittadini e nuovi volontari che si stanno offrendo per dare un aiuto, Di Giuseppe e Alessandro Polinori, della Lipu di Ostia, hanno programmato ogni giorno, alle 9.30, il ritrovo al ponte del canale Tre Cannelle, su viale Maria, per pianificare il lavoro della giornata.

PIOGGIA PREOCCUPA,VOLONTARI VANNO AVANTI (ANSA) – FIUMICINO, 12 NOV – La pioggia battente di questa mattina non facilita a Maccarese l’azione dei volontari Wwf e Lipu che si stanno adoperando per cercare di trarre in salvo la fauna dagli effetti del cherosene fuoriuscito dall’oleodotto Eni nell’ecosistema. Ma preoccupa anche per i rischi di deflusso del carburante verso il mare. «La pioggia non aiuta, anzi – riferisce Riccardo Di Giuseppe, responsabile delle Oasi Wwf di Macchiagrande e Foce dell’Arrone – la sostanza si smuove, è volatile e tra l’altro i maleodori, di conseguenza, oggi sono ancora più intensi e arrivano anche molto lontano, non è facile lavorare in queste condizioni. Qualcuno stanotte ha avuto mal di testa. Abbiamo inoltre rilevato che il cherosene è molto anche nell’entroterra, vedi la zona di via Pagliete fino a via Tre Denari. Questo ci fa capire quanto il lavoro di bonifica sia ancora lungo, certosino, da non sottovalutare». E poi emerge un altro fattore di rischio, alimentato anche dalla pioggia: «Anche l’erba lungo gli argini dei canali è intrisa di cherosene e si rischia un effetto ‘tela di Penelopè: si aspira il prodotto dall’acqua ma poi si scioglie quello nell’erba e ricade nei canali. Siamo in stretto contatto con l’impresa che per conto dell’Eni sta procedendo nella prima fase di bonifica e si concorda che, appena rimosso il cherosene nell’acqua, la strategia preveda la pulizia degli argini e dell’erba. Vigileremo». Di Giuseppe ha poi reso noto che «il lavoro di perlustrazione interesserà ora sempre più l’entroterra e che, ancora, vengono recuperate carcasse di pesci, animali ed uccelli, persino un Martin Pescatore». Per rispondere ai cittadini e nuovi volontari che, rispondendo all’appello, si stanno offrendo in queste ore per dare un aiuto, Di Giuseppe e Alessandro Polinori, della Lipu di Ostia, hanno programmato ogni giorno, alle 9.30, il ritrovo al ponte del canale Tre Cannelle, su viale Maria, per pianificare il lavoro della giornata.

OGGI COMMISSIONE AMBIENTE SU DISASTRO (ANSA) – ROMA, 12 NOV – La commissione Ambiente del Comune di Fiumicino è stata convocata per oggi pomeriggio in via d’urgenza per affrontare i problemi legati al disastro ambientale a Maccarese, provocato dallo sversamento di kerosene fuoriuscito dalla condotta dell’Eni. «La commissione – afferma il presidente Massimiliano Chiodi – servirà a fare chiarezza sugli avvenimenti e a capire, in fretta, come porre rimedio ad un disastro ambientale in una delle zone naturali e di pregio più belle di tutta la regione».

Aggiornamenti dell’11 novembre

OGGI VERTICE, PROSEGUE AZIONE BONIFICA (ANSA) – FIUMICINO, 11 NOV – Sarà un’altra giornata dedicata alla bonifica del cherosene che ha invaso – in seguito a dei tentativi di furto sull’oleodotto che va da Civitavecchia a Fiumicino – i canali agricoli e l’Arrone e alla rimozione di carcasse di animali avvelenati. Per il quarto giorno consecutivo, gli «angeli della natura», i volontari del Wwf e della Lipu sono in azione nella zona di Maccarese fino alla foce dell’Arrone al Villaggio dei Pescatori, in una corsa contro il tempo, considerando anche le previsioni di maltempo. Tanti messaggi di incoraggiamento e di ringraziamento sono giunti, tramite social network, ai volontari e a chi è impegnato nell’opera di bonifica. «I volontari dell’Oasi Lipu hanno sicuramente necessità di aiuto nella bonifica, nella rimozione delle carcasse degli animali», fanno sapere le Proloco di Torre in Pietra e Passoscuro, che domani sera hanno mobilitato sul disastro ambientale cittadini e associazioni in una «Riunione insieme per il territorio», per far sì che «i riflettori accesi adesso sul nostro territorio, da tutelare, – dicono – non si spengano nel giro di pochi giorni». Oggi a Maccarese un’Unità di crisi convocata dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che ieri ha emesso un’ordinanza di divieto di pesca in tutti i corsi d’acqua della Riserva e quello di caccia, per 15 giorni, in tutto il comune, farà il punto della situazione.

MONTINO, 30 TONNELLATE CHEROSENE IN AREA Oggi primo dossier in Procura (ANSA) – FIUMIICINO, 11 NOV – Il sindaco di Fiumicino invierà entro oggi un primo dossier sul disastro ambientale verificatosi a Maccarese e Palidoro a causa dello sversamento di cherosene dall’oleodotto che va da Civitavecchia a Palidoro. Lo ha annunciato al termine della riunione di Unità di crisi a Maccarese. «Da una prima stima – ha detto Montino – circa 30 tonnellate di cherosene si sono riversate nell’area».

FURTI IN OLEODOTTI: VICESINDACO,DIFFONDERE ORDINANZE DIVIETI Chiesta collaborazione associazioni agricole e zootecniche (ANSA) – FIUMICINO, 11 NOV – Il vicesindaco e assessore all’agricoltura di Fiumicino Annamaria Anselmi ha chiesto alle associazioni agricole e zootecniche del territorio di dare la massima diffusione delle ordinanze del sindaco sui divieti di pesca, caccia, innaffiamento dei campi coltivati e abbeveraggio del bestiame, emesse per l’emergenza dovuta allo sversamento di kerosene. «È chiaro che, in questo periodo dell’anno – afferma Anselmi – i campi non hanno certamente bisogno di essere irrigati, ma parliamo di misure urgenti e necessarie alla tutela dell’incolumità pubblica. Per questo ho pregato le associazioni di dare opportuna comunicazione ai propri iscritti di quanto stabilito dalle ordinanze che rimarranno in vigore fino al termine dell’emergenza ambientale sul nostro territorio». Dopo il sindaco, a sua volta, l’assessore ai diritti per gli Animali, Daniela Poggi, nell’esprimere preoccupazione per la sorte della fauna del territorio, ha ringraziato i volontari del Wwf, della Lipu, della Protezione Civile e «tutti coloro che, in questi giorni di grave emergenza, stanno cercando di fare il possibile per aiutare i tanti animali in difficoltà lungo i canali di Maccarese». Oltre 120 chilogrammi di carcasse di animali raccolti finora durante l’emergenza.

DE PETRIS,A FIUMICINO DISASTRO ANNUNCIATO Senatrice Sel interroga ministro, o furto o collasso oleodotto (ANSA) – ROMA, 11 NOV – «L’onda di cherosene che da qualche giorno scende lungo il Rio Tre Cannelle a Maccarese (Fiumicino) fino al mare rappresenta l’ennesimo esempio di disastro ambientale annunciato e sottovalutato. Vogliamo sapere dal ministro dell’ambiente quali verifiche urgenti intende promuovere per il controllo dello stato attuale delle acque, del mare, dei canali di irrigazione e il monitoraggio dei terreni agricoli e da pascolo, nonchè dell’intera oasi naturale». Lo ha detto la senatrice di Sinistra Ecologia Libertà Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto, che ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’Ambiente. «Il cherosene – ha proseguito – sta contaminando l’intera area circostante, coinvolgendo decine di ettari di terreni agricoli e causando la morte di molti animali, dai pesci ai cormorani, fino alle volpi. Sembrerebbero due le ipotesi di questo scempio: o un furto di cherosene finito male oppure un possibile collasso strutturale dell’oleodotto, ma in entrambi i casi a farne le spese è l’intero ecosistema. Per cui vogliamo sapere da Galletti quali iniziative intenda intraprendere per accertare la vera causa dell’incidente e per verificare se l’Arpa regionale e l’Eni abbiano realmente attuato tutte le procedure previste per impedire lo sversamento del cherosene fino al mare e il conseguente inquinamento dell’intera area colpita e, qualora venissero accertate inadempienze, quali iniziative intenda adottare al fine di sanzionare i responsabili». «Al netto di eventuali responsabilità penali o per dolo o colpa grave, vogliamo conoscere – ha concluso De Petris – qual è la reale stima dei danni alla fauna e alla flora e una valutazione delle misure atte al ripristino delle condizioni dell’ecosistema naturale, anche prevedendo, se necessario, lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie».

Aggiornamenti Ansa del 10 novembre

VOLONTARI ANCORA IN AZIONE A MACCARESE Sos per animali, «al più presto rimuovere banchetto avvelenato» (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – Squadre di volontari del Wwf e del Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia sono di nuovo in azione a Maccarese per perlustrare le aree colpite dal disastro ecologico derivato dallo sversamento di cherosene e soccorrere animali in difficoltà e uccelli acquatici. Oltre alla rete dei canali, il monitoraggio riguarderà anche la foce dell’Arrone ed i campi agricoli poichè, intaccata la catena alimentare, c’è il timore possano trovarsi anche nell’entroterra carcasse di animali o uccelli, che si sono cibati dei pesci avvelenati nei canali o lungo l’Arrone e il Rio Palidoro. Continua anche l’azione di bonifica per tentare di assorbire quanto più carburante possibile dai canali ma ora preoccupa anche il maltempo previsto per i prossimi giorni: un innalzamento delle acque potrebbe far defluire carcasse di pesci e il cherosene anche verso il mare. Oggi nuovi sopralluoghi da parte dell’amministrazione comunale di Fiumicino e della Capitaneria, in contatto con l’Arpa Lazio e la Asl veterinaria, che ieri, oltre alla biologa Daniela Pascucci del comune, hanno continuato a compiere rilevamenti e prelievi. «Bisogna cercare di bonificare la zona e rimuovere più carcasse di pesci possibile al più presto, perchè siamo dinanzi ad un ‘banchetto avvelenatò a cielo aperto – sottolinea Alessandro Polinori, del cHM Lipu Ostia – solo ieri abbiamo recuperato 40 animali morti e salvato solo una nutria sofferente, ma possono esserne centinaia nella zona, proprio per via della catena alimentare compromessa: rapaci o mammiferi, che si sono cibati dei pesci, potrebbero poi spostarsi ed andare a morire a chilometri di distanza».

SINDACO FIUMICINO CONVOCA UNITÀ CRISI (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – Per il disastro ambientale nelle zone nord di Fiumicino, il sindaco Esterino Montino ha convocato per domani mattina, alle 9.30, a Maccarese, una Unità di crisi. «L’emergenza e la moria di animali proseguono: servono interventi più efficaci – ha detto – ed un monitoraggio continuo con sistemi più moderni». All’Unità di crisi sull’emergenza ambientale ed ecologica a Maccarese il sindaco Montino, che ha compiuto stamattina un altro sopralluogo nella zona penalizzata dal cherosene, inviterà, tra gli altri, l’Eni, la Asl, la guardia forestale, la Capitaneria, le forze dell’ordine, l’Arpa Lazio, i vigili del fuoco. «Sempre più la portata del disastro assume contorni notevoli – aggiunge il primo cittadino – perchè ancora vengono rinvenuti uccelli morti, pesci, nutrie; è una moria della catena alimentare. Servono maggiori interventi. E c’è preoccupazione anche per tutta la falda acquifera della zona, a maggior ragione per la nuova ondata di maltempo prevista». Il vertice domani si svolgerà presso l’ex casa del Popolo di Maccarese, in via del Buttero, dove ha sede l’assessorato all’Ambiente.

SU INQUINAMENTO SI MUOVONO CITTADINI (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – Per il disastro ambientale tra Palidoro e Maccarese e lungo l’Arrone, si mobilitano anche i comitati cittadini delle zone nord del territorio di Fiumicino. La proloco di Torrimpieta ha convocato una riunione invitando i cittadini e le associazioni di zona «per decidere il da farsi e cosa si può organizzare uniti in difesa del territorio». A sua volta il presidente dell’associazione Il Piccolo Borgo di Palidoro, Paolo Sbraccia, si chiede «come sia possibile che qualcuno indisturbato, senza alcun tipo di problema, possa avvicinarsi a un oleodotto di tale importanza e creare un danno ambientale di questa portata. Una cicatrice che ci porteremo avanti per anni e anni. La fauna del nostro Comune da giorni muore. Ci sono centinaia di carcasse sparse sulle spiagge e ai piedi dei canali. Il Rio Palidoro e l’Arrone sono compromessi. I nostri mari sono stati sventrati». «E mi chiedo come sia possibile – aggiunge – che l’ordinanza su Arrone e Rio Palidoro sia state firmata tre giorni dopo il primo incidente e 24 ore dal secondo. Bisogna cambiare passo».

FURTI IN OLEODOTTI: GALLETTI INVIA NOE PER ACCERTAMENTI Reparto Ambientale Marino già in azione per monitoraggio acque (ANSA) – ROMA, 10 NOV – A seguito dell’incidente che si è verificato in località Maccarese (Roma), con lo sversamento di ingenti quantità di cherosene dall’oleodotto Eni nelle acque del fiume Arrone e del rio Palidoro che avrebbe interessato anche terreni destinati a produzioni agroalimentari, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dato disposizione al Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri di procedere ai necessari accertamenti sulle aree colpite, avvalendosi del supporto tecnico dell’Ispra. Lo rende noto un comunicato del dicastero in cui si aggiunge che il ministro Galletti «è costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione e che il ministero sta acquisendo in queste ore informazioni dall’Eni e dagli organi competenti. Le squadre del Reparto Ambientale Marino del Ministero dell’Ambiente, in coordinamento con la Capitaneria di Porto di Roma, sono già in azione dal momento del primo sversamento per arginare e monitorare il fenomeno sotto il profilo dell’inquinamento marino».

FURTI IN OLEODOTTI: VOLONTARI, SERVE UNA TASK FORCE DI AIUTO Allarme volontari Wwf impegnati in oasi nei pressi di Fiumicino (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – I volontari del Wwf impegnati da tre giorni a Maccarese nel soccorrere la fauna rimasta vittima del cherosene e nel rimuovere le carcasse di pesci e uccelli, lanciano un appello per un aiuto alla loro azione. «È una corsa contro il tempo – spiega Riccardo Di Giuseppe, responsabile delle Oasi Wwf – qui ci sono solo ragazzi volontari del Wwf e della Lipu, con propri scatoloni e retine, ma sarebbe necessaria una task force di sostegno con personale qualificato e con materiale idoneo, anche per scongiurare rischi per la salute e l’igiene». Per Di Giuseppe «bisogna rimuovere al più presto tutte le carcasse, ed è una vera e propria strage, che richiamano al banchetto altri animali e rapaci. Anche oggi abbiamo rimosso tanti animali morti ma da soli non possiamo farcela. È necessario poi individuare le responsabilità di quanto accaduto, i cui effetti e le ricadute nel tempo non sono quantificabili».

FURTI IN OLEODOTTI:ENI,MASSIMO IMPEGNO RIPRISTINO AMBIENTALE (ANSA) – ROMA, 10 NOV – Eni ha «prontamente adottato tutte le misure necessarie per far fronte all’emergenza» derivata dai tentativi di furto di kerosene sull’oleodotto Civitavecchia – Pantano, avvenuti tra giovedì e venerdì. Lo assicura l’azienda in una nota. Le due aree interessate (Palidoro e Maccarese), spiega l’azienda, sono state immediatamente messe in sicurezza, ponendo fine al flusso di carburante poche ore dopo l’effrazione, e le quantità sversate sono state contenute attraverso l’utilizzo di panne di sbarramento e assorbimento. Le attività di contenimento sono completate, e si sta procedendo al ripristino attraverso l’assorbimento del carburante e la sua concentrazione per facilitarne l’aspiramento. Eni ha inoltre completato sabato le attività di riparazione dell’oleodotto presso entrambi i siti interessati. In questo momento sono operative presso il sito circa 50 persone, tecnici Eni e di aziende terze, dedicate all’emergenza. Eni, inoltre, ha realizzato sul posto un laboratorio chimico mobile per le immediate analisi delle acque, dai cui campionamenti emerge l’assenza di contaminazione sui tratti di mare in corrispondenza della foce dei fiumi Arrone e Palidoro. Eni conferma infine che lo sversamento di carburante avvenuto in seguito all’effrazione dolosa è stato notificato ai Carabinieri e agli enti competenti come previsto dalla legge. Il fatto che Eni sia parte danneggiata da questo evento «non va in alcun modo a detrimento dell’impegno dell’azienda a mettere in campo tutte le misure necessarie per la completa bonifica dell’area, in collaborazione con le autorità competenti».

FURTI IN OLEODOTTI: SINDACO FIUMICINO,DIVIETO CACCIA E PESCA (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – Divieto di pesca in tutti i corsi d’acqua e torrenti all’interno della Riserva Statale del litorale romano; divieto di caccia in tutto il comune di Fiumicino. È l’ordinanza, con effetto immediato, in firma al sindaco di Fiumicino Esterino Montino, per prevenire rischi per la salute pubblica derivati dagli effetti del disastro ecologico nelle zone nord del comune. «Ci sono decine tra anatre e germani morti – spiega il sindaco – bisogna prevenire ulteriori rischi legati alla catena alimentare ormai compromessa». All’Unità di crisi di domani il sindaco ha invitato anche la Asl Sanitaria e Veterinaria, la Protezione Civile, il WWF, la Lipu, la Polizia Provinciale ed enti e società intervenute in questi giorni.

FURTI IN OLEODOTTI: GALLETTI INVIA NOE PER ACCERTAMENTI Sindaco Fiumicino,divieto caccia e pesca. Eni, massimo impegno (ANSA) – FIUMICINO, 10 NOV – Serviranno forse anni per ripristinare l’ecosistema nella zona agricola e ambientale tra Palidoro, Maccarese e Fregene, che rappresenta il corridoio ecologico del litorale romano. Continua la strage di animali ed è una ferita mortale quella che sempre più si apre nelle zone nord di Fiumicino, ricche di un patrimonio agroalimentare e naturalistico, per il disastro ecologico causato dai tentativi di furto di kerosene sull’oleodotto Eni Civitavecchia – Pantano e dalla conseguente fuoriuscita di kerosene. Ed il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dato disposizione al Nucleo Operativo Ecologico (Noe) dei Carabinieri di procedere ai necessari accertamenti sulle aree colpite, avvalendosi del supporto tecnico dell’Ispra. Un’emergenza tale, che vede in prima fila da tre giorni nelle operazioni di soccorso decine di giovani «angeli della natura», i volontari Wwf e Lipu, ma anche da far decidere, dopo i nuovi sopralluoghi, al sindaco di Fiumicino di convocare per domani un’Unità di crisi, oltre ad emettere il divieto di pesca in tutti i corsi d’acqua e torrenti all’interno della Riserva Statale del litorale romano e, per 15 giorni, quello di caccia in tutto il comune, per prevenire rischi per la salute pubblica e impedire che le persone entrino in contatto con uccelli e fauna ittica contaminati dallo sversamento di kerosene. È una corsa contro il tempo per bonificare le aree e rimuovere il «banchetto avvelenato» a cielo aperto, così lo hanno definito i volontari della Lipu, per scongiurare che tanti altri uccelli e mammiferi, cibandosi delle carcasse di pesci, gamberi, anfibi e altri animali, rischino di poter andare a morire avvelenati anche a chilometri di distanza, nei campi o nei canneti. L’Eni fa sapere di aver «prontamente adottato tutte le misure necessarie per far fronte all’emergenza; le attività di contenimento sono completate, e si sta procedendo al ripristino attraverso l’assorbimento del carburante e la sua concentrazione per facilitarne l’aspiramento». Eppure il sindaco Montino è tornato oggi a chiedere «maggiori sistemi, in tempo reale, di rilevamento e di sicurezza in modo da controllare se qualcuno interviene sulle tubature. Probabilmente qualche tonnellata di cherosene ha contaminato le acque. Ci preoccupano ora anche la sorte della falda acquifera e la nuova ondata di maltempo prevista con rischi ulteriori che gli idrocarburi arrivino fino al mare». Da parte sua, il Wwf rimarca «il durissimo colpo all’ambiente naturale: già notevoli i danni, in termini di perdita di biodiversità e di compromissione degli habitat». Ed il coportavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli sottolinea: «Quello di Maccarese è un vero e proprio attentato all’ambiente, un disastro ecologico che sta devastando una delle aree naturalistiche più importanti del Lazio».

Nella foto sotto il titolo, Riccardo di Giuseppe del Wwf mostra un cormorano morto a seguito dello sversamento.