E’ partito il Jova Beach Party, che porterà Jovanotti a esibirsi in molte spiagge italiane e, nell’ultima tappa, in alta montagna. Dopo le critiche arrivate dal Comitato nazionale per la conservazione del Fratino e dal  Comitato No Party alla Palude, contrario al concerto sulla spiaggia di Marina di Cerveteri, anche la Lipu espone le sue preoccupazioni. La Lipu chiede al cantante di rinunciare ai siti più delicati e di fare più attenzione negli altri, comunque ricchi di biodiversità.

“Le imponenti strutture necessarie allo svolgimento dei concerti, le opere propedeutiche e le decine di migliaia di persone che popoleranno ogni evento rappresentano problemi oggettivi che non possono lasciare insensibili gli organizzatori del tour e lo stesso Jovanotti. Si è ancora in tempo per rinunciare alle date più impattanti e aumentare le attenzioni per tutte le altre”, sottolinea in una nota l’associazione.

“Quest’anno siamo ancora in periodo di nidificazione per molte specie animali”, dichiara Marco Gustin, responsabile del settore Specie e ricerca della Lipu, “che, come il fratino e la tartaruga marina, trovano negli arenili e nelle dune lungo le spiagge il loro unico habitat riproduttivo. Per questa ragione, e considerando che a luglio la nidificazione di queste e altre specie è in una fase ancora molto attiva, il tour rappresenta un motivo di preoccupazione che deve spingere gli organizzatori alla massima attenzione, soprattutto nei riguardi della messa in sicurezza totale degli ambienti sensibili, a cominciare dalle dune e dalla loro vegetazione più preziosa. E’ quindi necessario anche un surplus di vigilanza, prima, durante e dopo gli eventi”.

“Inoltre”, continua Gustin, “vanno ridotti al minimo gli interventi di contorno ai concerti, che rischiano di avere effetti pesanti e in alcuni casi anche permanenti sull’ambiente naturale della spiaggia. Forte è la preoccupazione nei casi di Vasto e Lido degli Estensi, così come a quello di Cerveteri, una localizzazione ottenuta in alternativa al delicatissimo sito del Monumento naturale di Torre Flavia ma sulla quale si stanno paventando interventi troppo impattanti che vanno ben oltre quelli inizialmente previsti e che dunque sono da evitare”.

”In generale”, prosegue Giustin, “in molti dei siti del tour di Jovanotti è in gioco il futuro di uno degli ambienti naturali più fragili che esistano nel nostro Paese e delle specie che lo frequentano. Per questo il nostro appello a rinunciare alle location più rischiose: si è ancora in tempo per farlo”.

Anche il direttore generale Lipu, Danilo Selvaggi, sottolinea le tante perplessità emerge sin questi ultimi giorni: “La Lipu e gli ambientalisti non ce l’hanno con la musica, che anzi amano e apprezzano come chiunque altro. La nostra preoccupazione riguarda la natura è il nostro impegno è tutelarla, cercando di far capire a chiunque le sue delicate esigenze. Jovanotti può suonare sulle spiagge, ma il fratino non può nidificare nei palasport: se non si coglie questa asimmetria, applicabile a molti altri casi di pressione antropica, non si capisce il dramma che in generale la natura sta vivendo e la richiesta di aiuto che in mille modi ci invia, alla quale davvero nessuno può più sottrarsi”.

La nota Lipu appare essere anche una replica al sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, che alla conferenza stampa di presentazione del Jova Beach Party di Campo di Mare ha ringraziato anche la Lipu per aver reso possibile l’evento: “Ringrazio, oltre  Jovanotti e le società Trident e The Base per aver scelto il nostro territorio, anche tutti gli enti che hanno reso possibile la realizzazione del concerto e che garantiranno la sicurezza delle persone e il rispetto dell’ambiente, in particolare la Capitaneria di Porto di Civitavecchia, la Questura, la Prefettura, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Regione Lazio, la Città Metropolitana di Roma Capitale, la Lipu e la nostra Polizia Locale e la Protezione Civile“.

(Foto in evidenza: Fratini © Atos Pastorini. Foto piccola: i lavori per l Jova Beach Party a Campo di Mare)