Come tutti gli altri animali, i pesci sono esseri senzienti. Provano emozioni e sentono dolore. La loro è una sofferenza sommersa e silenziosa. Facciamola emergere, invitando tutti a smettere di mangiarli.  Questa petizione chiede il minimo: una normativa che riduca le loro sofferenze durante l’uccisione.

Chiediamo al Ministro della Salute d’introdurre misure immediate che obblighino all’uso di metodi di macellazione che riducano al minimo possibile la sofferenza dei pesci.

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Ciwf Italia ha deciso di documentare le condizioni di allevamento e macellazione dei pesci perché, al contrario di quanto spesso si pensi, i pesci sono animali come tutti gli altri da proteggere e tutelare.

Ecco cosa scrive l’associazione.

Sarà capitato anche a te di aggirarti tra le bancarelle del pesce fresco dei mercati rionali o del supermercato e vedere, sulle cassette di polistirolo ricolme di ghiaccio, la fase finale della lenta e atroce morte dei pesci. I pesci lottano per la loro sopravvivenza quando vengono tirati fuori dall’acqua, spesso in modi illegali ai sensi della legge europea. Abbiamo deciso di documentare le condizioni di allevamento e macellazione dei pesci perché, al contrario di quanto spesso si pensi, i pesci sono animali come tutti gli altri da proteggere e tutelare.

PIÙ TUTELE PER I PESCI

Le immagini delle nostra investigazione in allevamenti di pesci europei tolgono il fiato.Pesci come il branzino, l’orata e la trota vengono tenuti in condizioni spaventose.Confinati in vasche di cemento o allevati a migliaia in reti posizionate in mare, i pesci passano la loro breve vita nuotando schiacciati gli uni sugli altri, nell’acqua sporca, dove malattie e parassiti possono proliferare. Può succedere di vedere pesci morti galleggiare circondati da pesci vivi.

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È altrettanto scioccante quanto sia crudele il modo in cui questi animali vengono macellati. Le spigole e le orate vengono comunemente gettate in grandi contenitori pieni di ghiaccio, dove si dibattono per sopravvivere, per riuscire a respirare nonostante il ghiaccio entri nelle loro branchie. Lungo questo calvario, alcuni pesci rimangono coscienti e ancora vivi mentre li impacchettano per essere venduti.Succede che le trote, dopo essere state sgozzate, continuano a dimenarsi dentro l’acqua insanguinata a dimostrazione che il sistema di stordimento non è efficace.Questa pratica è illegale secondo le norme dell’Unione europea, che specifica che bisogna risparmiare agli animali inutili sofferenze al momento della macellazione.Metodi di macellazione meno crudeli esistono già. Scrivi al Ministro della Salute chiedendo di introdurre misure immediate che obblighino all’uso di metodi di macellazione che riducano al minimo possibile la sofferenza dei pesci.

Prestiamo la nostra voce ai pesci e chiediamo al Ministro della Salute di introdurre misure immediate che obblighino all’uso di metodi di macellazione che riducano al minimo possibile la sofferenza dei pesci. Grazie!

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