cattura osei

Un pettirosso catturato

No alla polenta e osei. Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, apre il fronte contro quella che viene definita ”una tradizione inaccettabile dal punto di vista etico”. Non solo, la polenta e osei è, secondo l’associazione, ”la causa principale della caccia illegale praticata con trappole ad archetto, micidiali strumenti di tortura che catturano piccoli uccelli spezzando loro le zampe e che, nonostante i divieti, continuano ad essere posizionati a migliaia nelle valli bresciane e bergamasche”. In particolare, la Lipu critica un emendamento di modifica alla legge 157/92 presentato dal ministro dell’Industria, Vito Gnutti, ”per riaprire il commercio dei piccoli uccelli a scopo gastronomico, legalizzando cosi’ lo spiedo”.

”Si stima che ogni anno siano circa due milioni gli esemplari catturati a tale scopo”, spiega Marco Lambertini, direttore Lipu.”.Non basta richiamarsi ad antiche tradizioni per giustificare questo ennesimo attacco alla legge 157 e alla direttiva Cee. La cattura dei piccoli uccelli a scopo gastronomico è vietata in tutti i paesi civili poiché non trova più alcuna giustificazione di tipo alimentare e rappresenta un gravissimo attentato al patrimonio faunistico del Paese. La Lipu darà immediatamente corso ad un’azione politica e di informazioni per impedire che la proposta Gnutti possa passare e diventare rapidamente legge. E’ triste constatare che si debba ancora adire a vie legali, contro le azioni dei ministeri della Repubblica, per ottenere la protezione di specie prevista dalla direttiva comunitaria e da innumerevoli motivazioni scientifiche, accettate in qualunque altri paese civile”.

A difesa della pietanza si sono schierati, tra gli altri, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, e Viviana Beccalossi, assessore della Regione Lombardia di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale.