(Nella foto una femmina di falco cuculo © Mario Chiarini)

Pesa solo un etto e mezzo, ma ha la potenza di un jumbo. All’inizio del suo viaggio, lo scorso settembre, in tre soli giorni di volo un individuo maschio adulto di falco cuculo (Falco vespertinus)partito da Parma, è arrivato al confine tra Mali e Niger. Ora si trova in Angola, all’interno del parco nazionale di Bicuar nella provincia di Huíla. Il falco cuculo si è insediato circa 20 anni fa nella bassa parmense, area che costituisce un habitat ideale per la specie.

Gli esperti ne seguono il volo sul web, che fornisce loro tutte le coordinate degli spostamenti. La sua storia e i suoi spostamenti sono pubblicati sulla pagina Facebook della Lipu Parma.

Apollo, questo il nome del rapace, è partito il 27 settembre, alle 13, da un’area agricola adiacente alla Riserva naturale Torrile e Trecasali, a pochi chilometri da Parma; ha sorvolato il mar Tirreno, la Corsica e la Sardegna per planare in Tunisia il giorno seguente alle ore 19 e poi volare a sud del Sahara e giungere, il 29 settembre, al confine tra Mali e Niger. Il rapace è ora segnalato in Nigeria e si pensa possa proseguire, nei prossimi giorni fino a Sud dell’equatore, forse in Namibia.

Il viaggio è documentato grazie a un trasmettitore satellitare posizionato sul dorso al fine di verificarne proprio la rotta di migrazione. L’operazione è stata effettuata nell’ambito del progetto Life Conservation of Falco vespertinus in the Carpathian Basin, progetto portato avanti dal partner di BirdLife International Mme BirdLife Ungheria, affiancato, nel caso del falchetto parmense, dallo staff e dai volontari della Lipu BirdLife Italia e Lipu di Parma.

Il falco è stato catturato e inanellato a Parma dallo staff di esperti italo-ungherese lo scorso 16 luglio, ed è rimasto in zona oltre due mesi, cibandosi di insetti e arvicole, i suoi alimenti preferiti.

“Il falco ha evitato le aree più a rischio bracconaggio, come Malta e il Libano”, spiega Marco Gustin, responsabile specie e ricerca Lipu. “Siamo molto soddisfatti di questa operazione, che ci permette di osservare la migrazione di una specie che a tutt’oggi è in Lista rossa e che in Italia è rara come nidificante”.

Il falco cuculo nidifica principalmente nell’Est europeo ma anche in alcune zone del Nord Italia: oltre all’ Emilia, anche in alcuni siti in Veneto e Lombardia. Per migrare attraversa il mar Mediterraneo in più punti (Italia, Grecia, Turchia, Medio Oriente) per poi giungere in Africa e proseguire il suo lungo viaggio ben oltre il deserto del Sahara e arrivando nell’emisfero australe.

Il 9 febbraio Apollo ha cominciato a risalire verso nord, partendo dalla regione di Kunene in Namibia ha percorso quasi 1000 km in due giorni e dopo aver sorvolato il parco nazionale di Etosha ha attraversato il confine ed è entrato in Angola. Attualmente si trova all’interno del parco nazionale di Bicuar nella provincia di Huíla. Molto vicino a lui si trova András, un altro maschio partito dall’Ungheria. Altri due falchi sono in Angola (Adai e Karma), mentre Ákos e Dana sono in Botswana e Ubul in Namibia.

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