(Walter Caporale, presidente Animalisti italiani onlus)

Pubblichiamo la dichiarazione di Walter Caporale, presidente dell’associazione “Animalisti italiani onlus”, cui segue una lettera diretta a Caterina Simonsen, la studentessa che ha scatenato il caso (v. nostro articolo):
_________

Da www.animalisti.it:

“Basta con le menzogne! Non esiste un solo animalista che ha minacciato Caterina! Vergogna a chi ha creato insulti e minacce per denigrare il movimento animalista. Ecco la verità sui quattro finti animalisti.

Pseudoanimalisti contro una ragazza sofferente a causa dei numerosi problemi di salute ed a cui i media hanno dato molto risalto. Abbiamo fatto una piccola indagine sui post delle persone che auguravano la morte a Caterina: sono in quattro e nessuno è minimamente animalista.

Da persone così “sfegatate” contro una ragazza malata che difende la vivisezione ci saremmo aspettati un minimo di impegno animalista o amicizie con associazioni animaliste o con semplici animalisti, foto di animali, battaglie, manifestazioni, invece sui loro profili Facebook nulla di tutto questo. I mass media avrebbero il dovere di verificare le fonti, prima di creare dei veri e propri casi nazionali!

Andiamo per ordine:

1) Emanuel Makaveli: nel suo profilo non compaiono né foto né informazioni né diario

2) Nevear Goroth: dice di essere norvegese e non abbiamo trovato niente di animalista. Sul suo diario parla in inglese con frasi deliranti del tipo (ne ho tradotte due) “Distruzione della cristianità con l’eliminazione” e “Sodomizzazione dei cristiani con un cactus”, nelle sue foto ci sono simboli satanici ed in uno, in perfetto italiano afferma di essere un satanista, mentre a Caterina ha detto, in perfetto romanesco: “Era mejo se morivi”. Però che animalista!

3) Samuele Paoli, il più normale di tutti, non ha un solo post o foto animalista

4) Elisa Domancic: fa l’infermiera presso un ospedale, guardando il suo profilo non compare nulla di animalista.

Ai tempi della prima Repubblica si parlava di “strategia della tensione”, che ora stia succedendo la stessa cosa, con l’obiettivo di dissacrare ed annientare il movimento animalista?

Lettera del Presidente Walter Caporale a Caterina:

Cara Caterina,

ti scrivo in qualità di presidente dell’associazione Animalisti Italiani Onlus (www.animalisti.it). Ti Esprimo la nostra solidarietà, sincera, umana: essere animalisti significa battersi contro ogni forma di sfruttamento, violenza, prevaricazione sui più deboli, donne e bambini, anziani e disabili, animali e immigrati. La violenza, la prevaricazione, le ingiustizie sono sempre le stesse: nessun animalista puô minacciare o attuare violenza, su alcun essere vivente, quindi né su di te né su un animale. Ma fai attenzione: ti hanno ingannata, eccome, e questo é inaccettabile tanto quanto le minacce. Tu sei viva e salva, e mi auguro di poterti incontrare, ma non grazie alla sperimentazione sugli animali. La vivisezione viene praticata sui più deboli  in tutto il mondo – animali, detenuti, disabili, condannati a morte, “nemici” o barboni – da centinaia di anni, nel segreto dei laboratori, per indifferenza, abitudine o per gli enormi interessi delle lobby chimico-farmaceutiche. Non perché sia utile. La tua vita é importante tanto quanto quella di tutti gli esseri viventi. Perché, come ha detto Leonardo Da Vinci, ” Verrà un giorno nel quale gli uomini giudicheranno dell’uccisione di un animale come oggi essi giudicano quella di un uomo”.

Ps Io da anni ricevo minacce di morte ed insulti da vivisettori, cacciatori e pellicciai: mi hanno fatto saltare in aria la macchina, mi hanno bucato le ruote; più volte, per vendicarsi del sottoscritto, hanno avvelenato i gatti randagi ed i cani randagi ai quali davo da mangiare. Perché, ahimè, la ‘mamma degli imbecilli è sempre incinta’.

Con affetto ed in attesa di poterti incontrare, se lo vorrai, Walter Caporale

walter.caporale@gmail.com

Roma, 30 dicembre 2013

LEGGI ANCHE: “Ricercatrice e malata: “La sperimentazione sugli animali non serve”