Roma, 27 lug. – Tutelare i cavalli che trainano le famose botticelle romane: ieri erano in attività nonostante la temperatura fosse superiore ai 35 gradi centigradi e un’ordinanza sindacale stabilisca dallo scorso anno il divieto di circolazione in presenza di ondate di calore con livello di allerta 3, come quello annunciato ieri dal bollettino emesso dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile di Roma Capitale. La denuncia arriva dalla Lav di Roma, che sollecita un intervento definitivo da parte del nuovo sindaco. “Le disposizioni che regolamentano le botticelle romane continuano ad essere infrante e chi dovrebbe controllare non e’ informato o, peggio ancora, non le fa rispettare”, dice la Lav, riferendo che questo e’ quanto accaduto nella giornata di ieri, “nonostante la task force annunciata dal Campidoglio e una nota della Polizia Locale Roma Capitale del 20 giugno scorso preveda un programma di intensificazione dei controlli a tutela dei cavalli che trainano le botticelle”. La previsione di allerta 3 e’ valida per 72 ore, quindi anche per oggi e per domani, dice la Lav, e dunque “perche’ ieri le botticelle sostavano fin dalla mattina nel centro storico? E perche’ la Polizia Municipale, interpellata da volontari dell’associazione a piazza del Pantheon e piazza di Spagna, non era informata del divieto di circolazione? L’Ordinanza prevede anche che la Protezione Civile di Roma Capitale provveda alla trasmissione agli interessati dei bollettini con le previsioni meteo aggiornate e del bollettino ‘ondate di calore'”.
La Lav ricorda che l’Ordinanza e’ una disposizione rafforzativa di quanto gia’ indicato nell’art. 46 del Testo Unico del Regolamento capitolino per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea approvato con DC 68/2011 che “esclude in ogni caso l’esercizio qualora la temperatura sia superiore ai 35 gradi”. “Ci aspettiamo dal nuovo sindaco Marino un intervento risolutivo – dichiara Nadia Zurlo, responsabile del settore Equidi LAV – L’unica soluzione auspicabile e possibile e’ l’abolizione del servizio e la sua riconversione in altra attivita’ che non preveda l’utilizzo del cavallo, come chiede la petizione della Lav avviata a maggio scorso e tutt’ora in corso”. Viene poi denunciato che “i due prototipi di botticella elettrica acquistati nel 2009 con i soldi dei cittadini romani stanno marcendo inutilizzati nei capannoni di Cisterna di Latina – prosegue la Lav di Roma – mentre i vetturini delle botticelle continuano a farsi beffa dei Regolamenti comunali intascando soldi dai turisti senza rilasciare la benche’ minima ricevuta fiscale. Nelle strade di Roma continuano a vedersi solo cavalli costretti ad un’attivita’ pesante, sui sanpietrini e l’asfalto infuocato, senza che nessuno intervenga”. Cosa ne e’ stato dei “diritti degli animali come argomento fondante delle scelte culturali di Roma” del Programma elettorale del nuovo sindaco? Sono forse cultura le botticelle romane o piuttosto una barbarie che si tramanda di padre in figlio, in mano ad una minoranza di persone che si ostina a proseguire un’attivita’ non piu’ al passo con i tempi?” La Lav si dice disponibile ad incontrare il sindaco Marino “per dar voce anche alla voce degli animali e di migliaia di cittadini romani che stanno firmando la petizione per l’abolizione del servizio a trazione animale”. (AGI)