Sono iniziate le Olimpiadi invernali a Sochi, nella Russia meridionale, e la città si è trasformata nell’inferno degli animali randagi, come accadde a Kiev nel 2012 in occasione degli Europei di calcio.

Le autorità russe, sollecitate dalle associazioni animaliste negli scorsi mesi per una risoluzione del randagismo attraverso una campagna di sterilizzazione, hanno sempre ignorato il problema fino ai giorni scorsi, quando hanno dato mandato ad una ditta specializzata nel liberare le strade, con metodi non specificati, da quelli che sono stati definiti “spazzatura biologica”.

Le associazioni locali per la protezione degli animali interpellate sottolineano che il randagismo è al livello di guardia in decine di città del Paese, ecco perché é importante che vengano adottate politiche di gestione efficaci sul lungo periodo.

Petizioni da firmare e diffondere:

Lettera di protesta alle autorità russe proposta da Oipa Italia. Per inviarla in automatico cliccare QUI 

Azione di mailbombing sull’ambasciatore russo in Italia proposta dalla Lav:

Copia il messaggio qui sotto e invialo via mail a Sergey Razov, ambasciatore russo in Italia rusembassy@libero.it

“Chiedo di impegnarvi a fare tutto ciò che è in vostro potere affinché la città di Sochi sospenda immediatamente l’uccisione dei cani randagi. L’alternativa esiste: basterebbe mettere in atto un piano di sterilizzazione e di cura dei cani che vivono in strada, oltre che la costruzione di rifugi, la promozione delle adozioni e campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono.”

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