Per Lillo, l’esemplare di Aquila di Bonelli liberato lo scorso 22 marzo, dopo 18 mesi di cura nei centri di recupero della fauna di Ficuzza e Cattolica Eraclea a causa di una fucilata, c’è un lieto fine.

L’8 luglio, Lillo, dotato di Gps,  era scomparso dai radar dei ricercatori del progetto Life ConRaSi e  dopo settimane di ricerche su tutto il territorio siciliano il timore di averlo perso definitivamente era grande. Ma ora è stato ritrovato.

Prima di essere reintrodotta in natura, l’aquila era stata dotata di un trasmettitore satellitare: dal momento del rilascio la vita quotidiana di Lillo era dunque stata registrata dai satelliti e monitorata dai ricercatori incaricati dal Wwf Italia.

Le ricerche sono proseguite e il 19 agosto, nelle campagne della provincia di Caltanissetta, in prossimità di un casolare abbandonato ricco di prede, Lillo è stato rinvenuto vivo e vegeto. Probabilmente un guasto temporaneo al sistema di ricarica delle batterie solari del trasmettitore  ha nascosto il rapace ai satelliti per un così lungo periodo.

In Sicilia sono 19 gli esemplari di Aquila di Bonelli che dal 2016 vengono monitorati grazie alla tecnica del tracking satellitare. I trasmettitori utilizzati dal progetto Life ConRaSi pesano 48 grammi, sono alimentati dall’energia solare e vengono installati sulla groppa delle aquile da mani esperte.

I ricercatori ricevono i dati al computer grazie alla trasmissione via Gsm. In assenza di dati provenienti dalla rete i ricercatori, grazie alle comunicazioni Uhf e attraverso un sistema portatile, possono rintracciare un animale utilizzando antenne portatili direzionali Vhf, verificare il suo stato di salute e raccogliere i dati dai trasmettitori fino a 3 chilometri di distanza.

Questa tecnologia si sta rivelando utilissima per scoprire ed approfondire aspetti della biologia ed ecologia dell’Aquila di Bonelli in Sicilia e soprattutto per tutelare la sua popolazione nell’unica regione italiana dove l’animale si riproduce.

Anche grazie alle scoperte fatte utilizzando questa tecnologia il team del LifeConRaSi sta predisponendo, con la supervisione di Ispra, un piano per la conservazione dell’Aquila di Bonelli che interessa un’area più vasta di quella siciliana.