Dopo il disastro di Fukushima, Naoto Matsumura, un uomo di 53 anni il cui livello di contaminazione da radiazioni è risultato 17 volte maggiore rispetto ai valori di sicurezza, ha deciso di restare nella cittadina di Tomioka, che un tempo contava 16 mila abitanti, per accudire gli animali rimasti soli.

A causa dell’alto livello di contaminazione, infatti, i dintorni di Fukushima sono ormai completamente disabitati. Il signor Matsumura è l’unico a sfidare le radiazioni, sopravvivendo grazie alle scorte di cibo e acqua che gli vengono recapitate e al soccorso che, di tanto in tanto, gli prestano alcuni volontari. Per il resto, è solo con i suoi animali, per i quali non è stato messo mai a punto un piano di evacuazione. Ed è grazie al gesto e sacrificio di Naoto se oggi centinaia di animali di Tomioka, rimasti soli, hanno ricevuto le cure di qualcuno: 400 mucche, 60 maiali, 30 galline, 10 cani, più di 100 gatti e uno struzzo.

Dopo i controlli medici e momenti di terrore, Naoto ha constatato di poter sopravvivere ugualmente così. La malattia potrebbe svilupparsi tra molti anni e, come ama spiegare lui, a quell’epoca potrebbe essere già morto di vecchiaia.

“Sono pieno di rabbia”, ha raccontato alla Cnn. “Ed è questa la ragione per la quale sono ancora qui. Mi rifiuto di andarmene portando con me questa rabbia e questo dolore. Piango ogni volta che guardo la città nella quale sono nato. Il governo e la gente di Tokyo non sanno quello che sta succedendo qui. Dobbiamo decontaminare quest’area o questa città morirà. Io rimarrò qui per essere sicuro che questo venga fatto e perché voglio morire dove sono nato”.

(Roberta Diglio)