Jill Phipps (1964-1995)

Jill Phipps (1964-1995)

Jill Phipps era una bella ragazza inglese di 31 anni, morta sotto le ruote di un camion che trasportava vitelli all’aeroporto di Coventry per imbarcarli su un velivolo diretto in Olanda.

Jill sviluppò un intenso amore per gli animali sin da piccola, quando entrò a far parte della campagna promossa da sua madre contro il commercio di pellicce. Aveva solo 11 anni. Quando decise di diventare vegetariana persuase anche tutta la sua famiglia a seguirla nella sua scelta. La sua – seppur breve – vita è costellata da lotte animaliste: una campagna locale a Coventry, supportata da Jill e da sua madre, riuscì a far chiudere un negozio di pellicce e una fattoria per animali da pelliccia; nel 1986, sempre insieme a sua madre e a sua sorella, fece irruzione alla sede della multinazionale Unilever nel Merseyside per protestare contro la sperimentazione animale. Dopo aver distrutto apparecchiature informatiche, la madre di Jill venne condannata a 6 mesi di reclusione e sua sorella a 18 mesi. Jill ricevette una sospensione della pena, poiché incinta. Dopo la nascita di suo figlio Jill decise di dedicarsi a lui, ma non pose fine alla sua attività in difesa degli animali.

Nel gennaio 1995 camminò per più di 150 km da Coventry a Westminster per protestare  contro l’uso dell’aeroporto di Coventry per il trasporto di vitelli vivi, destinazione Amsterdam.

Il 1° febbraio del 1995 Jill era una dei 35 manifestanti all’aeroporto. Dieci di loro riuscirono a sfondare le linee della polizia per costringere il camionista a frenare, ma Jill venne travolta dalle ruote del camion.

Il Crown Prosecution Service decise che non vi erano prove sufficienti contro il conducente, ma la famiglia di Jill accusò la polizia, poiché non diede l’ordine di fermare il convoglio di camion in movimento nonostante la protesta. Mentre polizia ipotizza che la vittima abbia scelto deliberatamente di cadere sotto le ruote del camion, la sua famiglia ha sempre negato che Jill volesse morire: aveva un bambino piccolo per cui vivere e tante altre battaglie animaliste da compiere.

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Guarda qui sotto il video in sua memoria

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