AGGIORNAMENTO AL 31 OTTOBRE 2020

Qualunque sia l’esito delle prossime elezioni presidenziali del 3 novembre, il gabinetto di Donald Trump ha decretato, come riporta L’Ansa, la caccia al lupo grigio, dopo 45 anni di protezione all’interno delle liste delle specie in pericolo del governo americano. “Le protezioni previste dalla legge non sono più necessarie”, ha detto il ministro degli Interni David Bernhardt, cui fanno capo la tutela dei parchi e della fauna a rischio, annunciando la decisione in Minnesota. Anticipando le proteste degli ambientalisti, Bernhardt ha assicurato che la rimozione delle protezioni per i lupi è stata decisa per ragioni puramente statistiche: “Hanno raggiunto e superato gli obiettivi di ripresa. Non sono più una specie minacciata o in pericolo sulla base degli standard stabiliti dal Congresso”. I lupi grigi erano praticamente scomparsi negli Stati del West. Il numero degli animali era sceso a circa mille quando nel 1974 i lupi grigi furono dichiarati specie a rischio e da allora la popolazione è cresciuta raggiungendo circa 6000 esemplari. Secondo i biologi, il via libera dell’amministrazione Trump alle doppiette si rivelerà “prematura” e “avventata”. I lupi, secondo gli scienziati, hanno infatti un ruolo chiave nell’ecosistema. In un celebre esempio, i pioppi di Yellowstone, che avevano sofferto negli anni in cui i lupi erano assenti, hanno ripreso a prosperare quando questi sono tornati a danno delle alci che ne mangiavano le foglie. Jamie Rappaport Clark, ex direttore dell’agenzia federale per la faina selvatica, ha preannunciato azioni legali contro l’azione dell’amministrazione.
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I cacciatori americani presto potranno tornare nei parchi nazionali dell’Alaska a usare pratiche che erano state vietate dall’amministrazione Obama per proteggere gli animali, in particolare orsi e lupi e i loro cuccioli.

L’amministrazione Trump ha abolito il divieto, imposto cinque anni fa, di una serie di tattiche di caccia, come risvegliare gli orsi in letargo nelle loro tane usando come esca dolci per poi ucciderli, o stanare lupi con i loro cuccioli abbagliandoli con i fari.

 Saranno inoltre aboliti i divieti di sparare animali da velivoli, imbarcazioni o snowmobile. La pubblicazione delle nuove misure è prevista per oggi nel Federal Register, la gazzetta ufficiale Usa, e la loro entrata in vigore scatterà dopo un mese.

In questo modo l’amministrazione accoglie le richieste dei funzionari eletti dell’Alaksa, in gran parte cacciatori, che consideravano le regole imposte nel 2015 dall’amministrazione Obama più severe di quelle vigenti nel resto degli Usa e una violazione delle pratiche tradizionali dei nativi della regione.

Gli ambientalisti considerano queste nuove regole crudeli ed inumane, sottolineando anche che i parchi dove saranno applicate “sono i posti dove arrivano turisti da tutto il mondo nella speranza di vedere questi animali, vivi e nel loro habitat naturale”.

“Sparare ad una mamma orso ed al suo cucciolo in letargo non è il tipo di tradizione che i nostro parchi nazionali dovrebbero preservare”, ha dichiarato Theresa Pierno, presidente National Parks Conservation Association. Il direttore dell’Associazione per l’Alaska, Jim Adams, ha poi spiegato che il vero obiettivo della misura è ridurre la popolazione di lupi ed altri predatori per aumentare i numeri di caribù, alci ed altre prede preferite dai cacciatori.

Lisa Murkowski, senatrice repubblicana dell’Alaska, ha lodato la decisione dell’amministrazione Trump affermando che “protegge le tradizioni di caccia e di pesca dell’Alaska e difende i diritti dello stato”. Soddisfatte anche le organizzazioni di cacciatori, anche internazionali, come il Safari Club International il cui direttore esecutivo, Laird Hamberlin, ha detto che regole abrogate erano “basate sulle convinzioni personali degli amministratori senza il minimo rispetto per le esigenze biologiche e le conoscenze degli esperti dell’Alaska”.

L’approccio della famiglia Trump con gli animali è rappresentato anche da questa foto che ritrae due dei suoi figli, appassionati di caccia grossa,  sorridenti dopo aver ucciso un meraviglioso leopardo.

trump

Fonte foto: Corriere della Sera (http://bit.ly/2gHHEEZ)