E’ stata inanellata Stella la giovane figlia dei falchi pellegrini star del web Aria e Vento, che hanno raggiunto il decimo anno di vita insieme.

Stella, nata il 15 aprile, ha ora sulla zampina destra l’anello identificativo con il numero CJ2138 che consentirà di riconoscerla se – dopo l’involo – dovesse essere nuovamente inquadrata dalle webcam o se venisse ritrovata. Quest’anno gli anelli hanno consentito di riconoscere ben tre falchi nati negli anni passati: due figli di Aria e Vento, che si sono riprodotti in altri due nidi seguiti dalle cam, e un altro, giunto ferito alla Lipu, che ora è in convalescenza nel Centro di Recupero.

Alla cerimonia d’inanellamento del falco pellegrino – avvenuta come di consueto sulla terrazza della facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma che ospita la cassetta nido installata da Terna in collaborazione con Ornis italica – erano presenti, tra gli altri, il preside della facoltà prof. Giuseppe Ciccarone e l’ex preside Attilio Celant, oltre ai numerosi appassionati che seguono le sorti del nido sul sito di Birdcam.it.

Inanellati anche i falchetti – sette in totale – degli altri tre nidi seguiti dalle webcam di Ornis italica-Birdcam.it (www.birdcam.it). Tutti i particolari sulle “carte d’identità” dei piccoli sono riportati in questa nota.

Le webcam di Aria e Vento su Birdcam.it sono un’iniziativa di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, in collaborazione con la facoltà di Economia dell’Università “La Sapienza” di Roma e di Ornis italica, l’associazione di ricercatori e ornitologi con la quale Terna collabora anche per “Nidi sui tralicci”, il progetto nato per aiutare la nidificazione di altre specie (gheppi, allocchi e ghiandaie marine) nella campagna romana e in altre regioni italiane.

In questi dieci anni si sono felicemente involati dal nido dell’Università 26 piccoli, alcuni dei quali hanno formato nuove coppie in altre zone della città.

Per seguire la vita all’interno del nido è sufficiente collegarsi al sito www.birdcam.it o andare nella sezione “Sostenibilità” di www.terna.it.

(Fonte: Ornis italica-Terna-Università “La Sapienza”)

 Guarda l’album fotografico dell’inanellamento