I cani percepiscono lo stato d’animo del loro umano, se ne lasciano influenzare e si comportano di conseguenza. Un vero e proprio feeling emozionale tra cane e uomo che un team di ricercatori austriaci ha messo nero su bianco attraverso 132 test.

Risultato: I cani possono rispecchiare alcune emozioni dei loro familiari umani, in particolare ansia e negatività. A loro volta, i quattro zampe se rilassati e amichevoli possono trasferire questo stato agli umani, aiutandoli ad affrontare situazioni di stress.

Gli studiosi dell’Università di Vienna (la ricerca è stato pubblicata su Plos One) hanno prelevato, in particolare, campioni di saliva per analizzare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. “Quel che è emerso”, spiega la ricercatrice Iris Schoberl, “è che i cani mostrano una diversa variabilità di cortisolo in base alla personalità del loro proprietario. Ad esempio i cani di padroni nevrotici hanno una variabilità di cortisolo più bassa, il che sarebbe segno che non riescono a far fronte a situazioni stressanti”. E’ dunque plausibile un contagio emotivo tra i due, tanto che i ricercatori descrivono il rapporto cane-padrone come una diade sociale, una coppia: “s’influenzano l’un l’altro nell’affrontare lo stress. In questa dinamica
l’influenza del partner ‘umano’ risulterebbe più forte”.

Nulla di nuovo secondo Massimo Perla, educatore e conduttore di cani attori, che nella sua lunga esperienza ha potuto constatare che”gli umori del proprietario sono ‘memorizzati’ dall’amico a quattro zampe: quando torna a casa se esprime gioia, il cane se ne lascerà influenzare agendo poi di conseguenza. Stessa cosa”, sottolinea all’Adnkronos, “nel caso contrario: se il padrone fissa il soffitto perché stanco e depresso, il cane verrà lì a stuzzicarlo, ma di fronte all’assenza di una reazione dopo un po’ anche lui si butterà a terra copiando l’atteggiamento del proprietario”. Un comportamento che il quadrupede fa suo tanto da risultare poi poco socievole con le altre specie e con gli umani.

Per una vita serena del cane, secondo Perla, l’educazione è fondamentale: “Deve avvenire in uno scambio di informazioni tra gli elementi della famiglia. Anche i bambini devono imparare a rispettare l’animale, insomma deve crearsi una sana convivenza che permetta un adeguato sviluppo comportamentale del cane. Bisogna ricordare che il cane  impara a socializzare con le varie specie e con gli umani in un periodo preciso che va dalla quarta settimana di vita fino ai 5 mesi. In questo arco di tempo, per evitare ‘ombre’, deve vivere più esperienze possibili che, tradotte in informazioni, diventano poi la normalità”. Inoltre, suggerisce l’addestratore, “l’amico di casa faccia sempre una vita psicomotoria adeguata alle sue caratteristiche”.