Il presidente Mattarella ha firmato i decreti del Governo Renzi

Inascoltati gli appelli delle associazioni animaliste e dei cittadini 

Aggiornamento del 14 dicembre 2016

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato lo scorso 11 dicembre i decreti legislativi che consentiranno ai cacciatori di Trento e Bolzano di sparare alle specie che sono protette nel resto del Paese, anche all’interno dei parchi regionali. Lo rendono noto Lav ed Enpa.

“Abbiamo indirizzato numerosi appelli al Presidente della Repubblica”,  commenta Massimo Vitturi dell’Area Animali Selvatici della Lav, “evidenziando la gravità di quei provvedimenti voluti dal Governo Renzi, che ora renderanno legale in Trentino Alto Adige ciò che nel resto del Paese è considerato bracconaggio. Appelli rimasti evidentemente inascoltati, sacrificati alla ragion di Stato, come le migliaia di animali protetti che d’ora in poi saranno uccisi dai cacciatori di Trento e Bolzano”.

“Si tratta di due provvedimenti chiaramente incostituzionali, in quanto, anche come ha ribadito più volte la Corte Costituzionale, in materia di fauna e di caccia è lo Stato a fissare regole, vincoli, condizioni, a cui tutte le Regioni e le stesse Province Autonome devono attenersi” dichiara Carla Rocchi, presidente Enpa. “Con questi due atti lo Stato abdica al principio fondamentale di tutela della fauna selvatica quale suo patrimonio indisponibile, come affermato solennemente dall’articolo 1 della legge 157/92”.  (Leggi tutto il comunicato)

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Roma, 2 dicembre 2016

Ok del Governo Renzi alle Province autonome di Trento e Bolzano per uccidere persino la fauna protetta, anche nei Parchi. Petizione e appello delle associazioni al presidente Mattarella.

Il Governo Renzi ha dato il via libera per uccidere la fauna selvatica protetta, come esempio orsi e marmotte, nelle Province di Trento e Bolzano, persino nei Parchi.

Due decreti legislativi  firmati pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri affidano alle Province autonome la totale competenza sulla caccia concedendo ai cacciatori la possibilità di cacciare nei Parchi e ampliare le specie cacciabili, comprese quelle protette. “Un decreto riguarda la caccia a più specie, uno la caccia nei Parchi”, spiega Gianluca Felicetti, presidente Lav.

La decisione del Governo di Matteo Renzi, presa su richiesta delle Province di Trento e Bolzano, non considera che la maggioranza della popolazione è contraria a qualsiasi tipo di caccia.

Con questa petizione di Lipu Trento si chiede al presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, e all’assessore alla caccia, Michele Dallapiccola, di non dare corso a questo nuovo scempio richiesto dai cacciatori e di fare un passo indietro.

 Firma e diffondi la petizione creata da Lipu Trento

NOTA CONGIUNTA DI LAV, WWF, LIPU, LAC, ENPA 

APPELLO AL PRESIDENTE MATTARELLA

“Ci appelliamo al presidente della Repubblica Mattarella perché non sottoscriva le modifiche volute dalla Province autonome e dal governo, che consegnano nelle mani dei cacciatori delle Province di Trento e Bolzano, tutte le specie di animali selvatici presenti sul territorio, anche all’interno dei parchi, trasformati anche questi in terreno di conquista dei cacciatori”. Così in una nota congiunta Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf in relazione “all’approvazione di una norma collegata alle disposizioni in materia di autonomia delle Province”.

“I limiti imposti dalla legge nazionale sono così annullati in forza di un inaccettabile ed incostituzionale accordo concordato con il ministero dell’Ambiente – scrivono le associazioni – Tale decisione, quindi, è gravemente lesiva della Costituzione, delle norme nazionali internazionali ed europee poste a tutela della fauna selvatica e del diritto alla vita delle marmotte e di tutte le specie protette. La fauna selvatica è patrimonio indisponibile della Stato (articolo 1 della legge 157/1992) e per questo chiediamo al presidente Mattarella di dare un segnale importante della presenza dello Stato a tutela della fauna minacciata da questa incredibile deregulation venatoria. E’ inaccettabile che il governo, forse per la spasmodica ricerca di consenso politico, utilizzi gli animali selvatici come fossero moneta di scambio elettorale: un atto contrario al più elementare principio di rispetto degli equilibri ambientali, che legittimerà l’uccisione di animali protetti in tutto il resto del nostro Paese e d’Europa”, concludono le associazioni”.

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→ Firma e diffondi la petizione creata da Lipu Trento

Leggi anche l’articolo del presidente Lav, Gianluca Felicetti