Secondo quanto riferito dall’associazione Alga, organizzazione non governativa per la protezione dei randagi e lega membro Oipa, a Chisinau, capitale della Repubblica Moldova, è in atto una vera e propria strage di animali randagi.
Cani e gatti randagi vengono infatti crudelmente avvelenati e lasciati morire dopo ore di agonia nelle strade, sotto gli occhi dei passanti, molto spesso testimoni di queste scene terrificanti.  Inoltre gli automezzi del servizio sanitario locale, responsabile di mantenere la capitale “pulita”, accalappiano i randagi  con un’attrezzatura inappropriata, che causa frequentemente lesioni gravi o persino letali. Successivamente, gli animali vengono trasportati in condizioni pietose fino alla struttura del servizio sanitario, chiamata Uzinelor 207, che vieta l’accesso al pubblico senza uno specifico permesso, di conseguenza non sono presenti volontari a prendersi cura dei cani. Soltanto i proprietari degli esemplari accalappiati accidentalmente dal servizio sanitario hanno il permesso di entrare per cercare il proprio cane.

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Nonostante le restrizioni, gli attivisti di Alga sono entrati e hanno documentato la scioccante realtà dei cani con immagini e video che mostrano gabbie sovraffollate e sporche e animali stressati detenuti in condizioni completamente inadeguate.
Le testimonianze dei volontari riferiscono che gli animali vengono lasciati spesso senza cibo né acqua e che per sopprimerli venga usato il cloro, che causa una morte lenta e dolorosa. I corpi vengono poi smaltiti con l’acido, spesso quando gli animali sono ancora coscienti. In passato, la presidente di Alga Valentina Dudnic ha proposto al comune una campagna di sterilizzazione e assistenza medica per i randagi con l’aiuto di veterinari stranieri volontari, ma il municipio non ha mai dato risposta a riguardo.

Di recente la Repubblica di Moldova si è impegnata ufficialmente con l’Unione Europea per la revisione del sistema legislativo. E’ quindi nell’interesse del Paese anche l’implementazione della legge sulla protezione degli animali, al fine di avvicinarsi maggiormente agli standard normativi europei.

L’OIPA si è rivolta all’Ambasciata della Repubblica di Moldova in Italia, nella persona dell’Ambasciatore Aurel Băieşu, attraverso una lettera volta a stabilire una cooperazione per migliorare la gestione del randagismo, avvalendosi dell’aiuto della lega membro Alga.

Nelle ultime settimane, si sono susseguite manifestazioni di protesta da parte degli animalisti locali. Tra le piu’ significative c’è quella del 1 giugno scorso, quando circa un centinaio di animalisti coi loro cani e i loro bambini hanno marciato per le strade della città diretti al Comune di Chisinau, mostrando le drammatiche immagini dei randagi avvelenati. Gli animalisti hanno chiesto al sindaco Dorin Chirtoaca di fermare immediatamente le uccisioni dei randagi ed iniziare una campagna di sterilizzazione e di costruire un rifugio.

Sosteniamo gli attivisti locali inviando l’appello di protesta