Jovanotti e il Fratino
(Vignetta © Federico Gemma)

Jovanotti rinuncia al concerto nell’area dell’Oasi protetta di Torre Flavia (Ladispoli). Dopo la mobilitazione degli ambientalisti e degli animalisti, il cantante e il suo staff si sono resi conto dell’impraticabilità dell’evento in una zona ricca di biodiversità, dov’è presente anche la preziosa e delicata duna mediterranea, la casa di tante specie animali, tra cui il Fratino, a rischio estinzione. 

Di seguito, il comunicato di Trident Music, produttore dei concerti del Jova Beach Party, che da giorni stava vendendo i biglietti per la tappa laziale, e la nota del Comitato spontaneo “No Party alla Palude” con il resoconto della riunione tra i soggetti istituzionali coinvolti nella decisione se dare o no l’autorizzazione al megaconcerto.

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Il comunicato di Trident Music

 A margine di una serie di incontri e ancora prima di conoscere la riposta degli enti preposti, Lorenzo Jovanotti e Trident Music hanno deciso di cancellare il concerto previsto per il giorno 16 luglio a Ladispoli nella spiaggia di Torre Flavia seppure ben lontano dall’area protetta e dall’area di nidificazione del fratino. (Affermazione, quest’ultima, contestata dal Comitato, ndr

Maurizio Salvadori, per Trident, la società che produce i concerti di Lorenzo, precisa e conferma che al primo sopralluogo era stato dato un via libera alla vendita dei biglietti da parte delle istituzioni locali preposte a concederla e che, solo successivamente, sono sopraggiunte delle nuove criticità.

Da parte d i Trident è stato richiesto nei giorni scorsi un ulteriore approfondimento e, grazie alla collaborazione con il Wwf, ed in forma preventiva rispetto a qualunque decisione formale, constatando le diverse perplessità emerse è stato valutato da Trident l’annullamento della data.

A breve sarà comunicata la località alternativa prescelta.

I biglietti acquistali per la data di Ladispoli saranno rimborsabili o validi per la nuova data che sarà annunciata.

Le modalità saranno annunciate a breve su TicketOne.

(Fonte Instagram)
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La nota del Comitato “No Party alla Palude”

19 dicembre 2019 – Si è tenuto ieri l’incontro tra il Comune di Ladispoli, presente il sindaco Alessandro Grando, lo staff organizzativo del Jova Beach Party, e gli enti tecnici che dovranno pronunciarsi sulle autorizzazioni.

Numerose sono le criticità emerse circa la realizzazione dell’evento sulla spiaggia di Torre Flavia, tali da richiedere la convocazione di un tavolo tecnico.

Secondo i rappresentanti di Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Arsial e Lipu (Lega italiana protezione uccelli), che hanno partecipato alla riunione, l’evento costituirebbe un pericolo per l’ambiente e per la biodiversità. Da questi è stata quindi espressa la ferma contrarietà alla localizzazione del concerto a Torre Flavia, e la disponibilità a valutare soluzioni alternative solo in presenza della valutazione d’incidenza.

La vendita dei biglietti per il concerto di Jovanotti prosegue a tutt’oggi anche se nessun permesso è stato rilasciato. (v. https://goo.gl/XTACZz)

A questo punto ci rivolgiamo a Jovanotti, artista conosciuto per una certa sensibilità ambientale, affinché – dopo la visita del suo staff in Oasi – rinunci alla sua esibizione nella delicata e preziosa spiaggia di Torre Flavia. Sarebbe una grande lezione di educazione ambientale, anche per i nostri amministratori.

Nella mattinata di ieri si è svolto anche un “siparietto”: i partecipanti della riunione, alcuni neppure invitati ufficialmente, sono stati costretti – loro malgrado e senza preavviso – a spostarsi dall’Aula consiliare alla Palude, e viceversa, solo per assistere all’orazione del Sindaco Grando in difesa di quello che lui stesso ha definito un “intervento culturale”.

E’ questa una vicenda in cui colpisce l’assoluta mancanza di rispetto dell’organizzazione del concerto e dell’Amministrazione comunale di Ladispoli nei confronti dell’ambiente: sembrano non accorgersi dell’altissima posta in gioco. A rischio è la sopravvivenza stessa del Monumento Naturale, del suo habitat ricco di biodiversità. E spostare la manifestazione a 200 metri di distanza dai siti di nidificazione, come proposto dall’Amministrazione e dallo staff di Jovanotti, non è affatto una soluzione.

Il servizio video dell’AdnKronos

Foto: Fratino, © Andrea Benvenuti

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