Una delibera della Regione Toscana ancora non operativa – ma presto potrebbe esserlo – prevede l’abbattimento dei cormorani, specie protetta, nell’area protetta della Laguna di Orbetello. Il motivo? Pescano troppo, fanno concorrenza ai pescatori, che protestano.

“L’intervento, per essere applicato, dovrebbe avere alla sua base uno studio d’incidenza, studio mai condotto”, si legge in una nota del Wwf Grosseto. “Scegliere senza avere nemmeno le prove dell’effettivo ‘danno’ sull’economia dei pescatori significa fare scelte scellerate che avranno ripercussioni sull’ambiente e sul turismo. La nostra associazione è convinta che aver concesso l’uccisione dei cormorani, trovando un  ‘sacrificabile’ capro espiatorio è un modo strumentale e dilettantesco di gestione. La Laguna è luogo nato per ospitare ogni forma di vita per tutelare la sempre più compromessa biodiversità, che è composta di piante, di erbivori, ma anche di predatori – come la volpe -, la spigola e anche il cormorano. Un luogo dove se esistono dei conflitti con le attività umane, in questo caso la pesca, si ha l’obbligo di affrontarlo con metodi che possano salvaguardare l’interesse comune”.

La popolazione di cormorano dagli anni ’80 si è più che dimezzata, negli ultimi cinque anni svernano nella laguna di Orbetello 800/1000 cormorani, che non si nutrono solamente a Orbetello, ma anche nel vicino Lago di Burano, nel Lago di San Floriano, nel Fiume Albegna, nel mare e in altri bacini di raccolta delle acque della zona.

“Gli studi intrapresi negli anni passati dimostrarono che l’impatto sul pescato era irrilevante in caso di pesca estensiva e suggerirono di proteggere le zone di allevamento con le reti, cosa che è stata già fatta; oltretutto non ci risultano nemmeno richieste di rimborso danni da parte dei pescatori”, prosegue nella nota il Wwf Grosseto . “Il cormorano è un predatore e come tale ha un ruolo fondamentale di regolazione dell’ecosistema, pesca dove c’è un eccesso di pesce, selezionando gli individui più facilmente raggiungibili. Non è corretto moltiplicare la dieta giornaliera per il numero di cormorani presenti, troppo facile, bisogna capire quanto di questo pesce sarebbe stato pescato e magari quanto ne sarebbe morto per cause naturali o quanto sarebbe invecchiato per non essere stato pescato. La Regione Toscana, invece di chiedere un abbattimento sulla fiducia di chi ha bussato alla sua porta, potrebbe perlomeno attivare un nuovo studio, perché basterebbero solo pochi mesi per analizzare le borre (rigurgiti) dei cormorani, e nel frattempo autorizzare metodi dissuasivi e incruenti solo nei luoghi dove il pesce viene allevato e non in tutta la laguna. Sarebbe un gesto di responsabilità che gioverebbe all’ambiente e all’economia, quest’ultima non riguardante solamente la pesca, ma anche il turismo naturalistico, che sempre più numeroso si avvicina alla laguna di Orbetello.

Ecco cosa si legge nel Piano di controllo del Cormorano (Phalacrocorax carbo), allegato alla delibera:

Laguna di Orbetello
Il piano di controllo, causa l’impossibilità di applicare alcun tipo di metodo e ecologico efficace e a basso costo, prevederà l’abbattimento di massimo 100 esemplari di cormorano (circa il 3% della media della popolazione svernante nella zona). Per massimizzare l’effetto dissuasivo, gli abbattimenti saranno abbinati in modo progressivo con spari a salve, proseguendo esclusivamente con quest’ultimi finché se ne dimostri il perdurare dell’effetto dissuasivo. Al decrescere dell’azione deterrente degli spari a salve si procederà ad un progressivo reintegro di qualche abbattimento, ripetendo il ciclo. Gli abbattimenti potranno essere effettuati nel periodo 1 ottobre – 15 marzo da postazioni fisse (aspetto) sia su terraferma che da imbarcazioni saldamente ancorate. Nel periodo 1 ottobre – 31 gennaio gli interventi potranno essere effettuati esclusivamente di martedì e venerdì. Potranno essere utilizzati fucili a canna liscia dei calibri consentiti dalla normativa vigente caricati con munizione spezzata atossica (no-piombo).